Banco Popolare ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 156 milioni rispetto ai 29 milioni dello stesso periodo beneficiando di alcune voci non ricorrenti. In particolare, spiega una nota, il risultato è sostenuto dalla ripresa di valore sulla partecipazione in Agos Ducato per 105,8 milioni di euro a fronte di una svalutazione di circa 400 milioni (dell’esercizio precedente) per la società di credito al consumo che ha avviato il rilancio dopo la fase di profonda crisi.
L’utile del primo semestre del 2012 risentiva inoltre dell’impatto negativo della valutazione al “fair value” (Fvo) delle proprie passività per 142,3 milioni, poco significativo invece sui conti di questo semestre. Sul fronte operativo i proventi complessivi flettono del 3,3% a 1,83 miliardi circa, con un margine di interesse in calo dell’8,1% a 840,8 milioni. Positivo invece l’andamento congiunturale del margine che nel secondo trimestre sale del 5,8% a 432,3 milioni.
I costi sono in calo del 4,6% rispetto al primo semestre e del 2,1% e dovrebbero scendere ulteriormente con la conclusione del piano di riorganizzazione delle rete prevista entro la fine del primo semestre del 2014. Le rettifiche di valore nette su crediti verso la clientela salgono dell’11,1% a 441 milioni ma sono in calo su base congiunturale (212 milioni nel secondo trimestre, -7,7% su trim1). Il costo del credito su base annuo è pari a 92 punti base, da 83 pb dell’anno scorso ma è in discesa rispetto al primo trimestre di quest’anno. Gli indicatori patrimoniali vedono un Core Tier 1 a fine giugno al 10,1% dal 10% di fine marzo, ma in linea con il dato di fine 2012.