L’assemblea straordinaria dei soci del Banco Popolare ha approvato a grande maggioranza l’aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di euro, mediante emissione di azioni ordinarie da offrire a pagamento in opzione agli azionisti, e il raggruppamento delle azioni ordinarie Banco Popolare nel rapporto di 1 nuova azione ogni 10 azioni ordinarie esistenti.
Il prezzo di emissione potrà essere pari al prezzo teorico ex diritto (theoretical ex right price – TERP) delle azioni ordinarie di Banco Popolare, calcolato secondo le metodologie correnti e scontato nella misura stabilita dal Consiglio di Amministrazione in base alle condizioni di mercato prevalenti al momento del lancio effettivo dell’operazione, all’andamento del titolo in Borsa.
In ogni caso il prezzo di emissione, tenuto conto anche dell’eventuale sovrapprezzo, potrà anche essere inferiore alla parità contabile delle azioni in circolazione alla data dell’esecuzione dell’aumento, ma non inferiore alla parità contabile delle azioni di nuova emissione.
Si prevede che l’operazione di aumento di capitale, autorizzata dalla Banca d’Italia, possa essere realizzata entro il primo semestre 2014. Tale attività sarà assistita da un consorzio di garanzia che comprende Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UBS Investment Bank in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. Mediobanca è anche advisor finanziario.
“L’aumento di capitale – come ha sostenuto l’ad dell’istituto Pier Francesco Saviotti – è finalizzato al rafforzamento della struttura patrimoniale del Banco Popolare e accoglie le indicazioni della Raccomandazione emanata dall’European Banking Authority lo scorso 22 luglio 2013, con le quali veniva suggerito al Banco Popolare di innalzare la propria dotazione patrimoniale, in modo da allinearla alle best practices dell’attuale mercato”.
Tale operazione unitamente alle operazioni di incorporazione delle controllate Credito Bergamasco e Banca Italease, consentirà al Gruppo di raggiungere un Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) pari al 12,9% calcolato tenendo conto delle disposizioni transitorie. Il CET1 ratio calcolato sulla base delle regole che saranno in vigore al termine del periodo transitorio (c.d. CET1 ratio fully phased) sarà pari al 10,8% e quindi anche in tale prospettiva ampiamente superiore ai livelli obiettivo.
“L’ampio margine di dotazione patrimoniale – ha spiegato Saviotti – consentirà al Banco Popolare di affrontare con tranquillità: la valutazione completa delle condizioni delle banche promossa dalla BCE a fine ottobre 2013 (Comprehensive Assessment); la Asset Quality Review; il successivo stress test cui saranno sottoposte, quest’anno, le banche destinate alla vigilanza diretta della BCE”.
Il raggruppamento delle azioni di per sé finanziariamente neutro, potrebbe, invece, avere conseguenze positive, tra cui – qualora dovesse essere realizzato prima dell’aumento di capitale approvato – una maggiore efficienza nella gestione amministrativa delle azioni, il cui numero è destinato ad aumentare a seguito dell’aumento di capitale.
In attesa dell’aumento da 1,5 miliardi (pari alla sua capitalizzazione) approvato dall’Assemblea, Banco Popolare ha aperto in Borsa con uno straordinario +23,4 e a metà mattinata guadagna 3,82%.