Prende il via stamane l’aumento di capitale del Banco Popolare, che offrirà azioni ordinarie nel rapporto di 17 nuovi titoli ogni 18 azioni possedute, a un prezzo unitario di 9 euro. L’operazione terminerà il 17 aprile, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale saranno quotati fino al 10 aprile.
La ricapitalizzazione dell’istituto veronese si rende necessaria, dopo che il 2013 si è chiuso con un passivo di 606 milioni di euro, a causa di svalutazioni sui crediti per 1,7 miliardi.
Il prezzo di 9 euro corrisponde a uno sconto del 30,7% sul Terp, il prezzo teorico dopo lo stacco del diritto, fissato a 4,372 euro. Pertanto, il titolo dovrebbe valere 12,99 euro, ma sulla base del dato di chiusura di venerdì (18 euro), oggi quoterebbe post-stacco 13,63 euro. In teoria, con l’avvio delle negoziazioni dovrebbe portarsi appunto a 12,99 euro.
E’ stata anche decisa l’incorporazione di Credito Bergamasco nella controllante Banco Popolare, fissando a 1,412 il rapporto tra ogni azione della controllata e ciascuna di Banco Popolare.
In apertura a Piazza Affari il titolo di Banco Popolare guadagna oltre tre punti e mezzo percentuali, a 14,14 euro. Le azioni del Credito bergamasco, invece, viaggiano in rialzo dell’1,64%.