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Banco Pop torna in utile, “passi avanti” per fusione con Bpm

Dopo la maxi perdita del 2014, il 2015 si chiude con un utile di 430 milioni, di cui 241 realizzati con la cessione delle quote detenute nell’Istituto centrale delle banche popolari e in Arca sgr – Saviotti: “La fusione? Penso positivo”

Banco Pop torna in utile, “passi avanti” per fusione con Bpm

Il Banco Popolare ha archiviato il 2015 con un utile netto di 430 milioni a fronte della maxi perdita da 1,9 miliardi registrata nel 2014 in seguito alla svalutazione degli avviamenti e alla pulizia del portafoglio crediti. L’utile del quarto trimestre, pari a 80,2 milioni, è inferiore alle previsioni del mercato (117 milioni), mentre proventi operativi (1,06 miliardi) e utile operativo (241,7 milioni) sono decisamente superiori alle attese (rispettivamente 812 e 66 milioni).

Tornando all’intero 2015, i proventi operativi sono saliti dell’8,5% a 3,7 miliardi, con margine di interesse a 1,5 miliardi (-0,4%) e commissioni nette a 1,4 miliardi (+3,3%). In crescita del 6,3% gli oneri operativi, su cui hanno pesato i contributi al Fondo di risoluzione nazionale e al Fondo di garanzia dei depositi, per un rapporto cost/income al 65,7%. In deciso miglioramento la qualità del credito: le rettifiche sono diminuite del 77,4% a 804 milioni, per un costo del credito a 94 punti base. Il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo da 0,15 euro per azione.

I risultati hanno beneficiato anche degli utili realizzati con la cessione delle quote detenute nell’Istituto centrale delle banche popolari e in Arca sgr (pari a 241 milioni), al netto dei quali la crescita dei proventi operativi si attesta all’1,3%. Quanto all’andamento degli aggregati patrimoniali, la raccolta diretta si è attestata a 82,1 miliardi (-3,6% da fine 2014) e quella indiretta a 71,1 miliardi (+8,3%), mentre gli impieghi lordi sono scesi del 2,7% a 85,3 miliardi. Le esposizioni nette deteriorate sono diminuite di 200 milioni a 14,1 miliardi, con un indice complessivo di copertura pari al 43,7%.

Il Banco può contare su un coefficiente common equity tier 1 al 13,2% (11,9% alla fine del 2014 e 12,7% in settembre), al 12,4% considerando l’integrale applicazione delle nuove regole di Basilea III. Quanto alle prospettive per il 2016, il Banco sottolinea che “la chiusura positiva dell’esercizio 2015, sia sotto il profilo andamentale sia dal punto di vista patrimoniale, consentirà al gruppo di consolidare gli aggregati e perseguire uno sviluppo di tutte le linee di business. Le azioni di razionalizzazione della struttura e della base dei costi, insieme all’ulteriore normalizzazione del costo del credito, fornirà un contributo essenziale alla gestione”.

Quanto alle trattative per la fusione con Bpm, “abbiamo fatto dei passi avanti molto importanti che mi fanno dire che diventa ancora più ragionevole pensare in positivo”, ha dichiarato l’ad Pier Francesco Saviotti, sottolineando poi che non si è ancora affrontato il tema degli appuntamenti assembleari e in particolare se si potranno fare fusione e trasformazione in Spa in un’unica occasione o se saranno necessarie due assemblee.

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