A più di tre ore dall’inizio degli scambi, il titolo in Borsa di Banco Bpm non riesce ancora a fare prezzo. Nella preapertura, l’indicazione di prezzo era a quota3,48 euro, contro i 3,23 euro della precedente chiusura, con un rialzo teorico dell’8%. A innescare l’ondata speculativa sulle azioni dell’istituto sono state alcune indiscrezioni su una possibile Opa in arrivo da parte di Unicredit.
Negli stessi minuti, il titolo a Piazza Affari della banca guidata da Andrea Orcel perde lo 0,9%, a 15,706 euro, mentre il Ftse Mib cede l’1,41%, con i finanziari e i bancari in coda al paniere.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, Unicredit potrebbe lanciare la proposta di acquisizione agli azionisti di Banco Bpm già durante questo fine settimana.
Il “no comment” di Unicredit e le precisazioni del Messaggero
Interpellata sulla veridicità di queste voci, Unicredit ha replicato con un “no comment”.
Le indiscrezioni, “di fonte governativa e accreditate anche da fonti finanziarie – si legge sul sito del giornale romano – vorrebbero che Banco Bpm sia di nuovo tornato nel mirino di Unicredit e addirittura ieri sera si parlava di una possibile Opa a cavallo del weekend. Ma per il momento nessun commento viene rilasciato dall’istituto milanese. Ambienti finanziari fanno però sapere che al momento nessuna manovra sarebbe in corso, anche perché non ci sarebbero le condizioni per un merger di qualità in linea con gli obiettivi dell’amministratore delegato Andrea Orcel”.
L’avvertimento di Orcel alla presentazione dei conti
In occasione della presentazione dei conti 2021, l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, aveva spiegato che la banca potrebbe studiare la prospettiva di una fusione solo se l’operazione favorisse il perseguimento di tre obiettivi: accelerare il business dell’istituto di credito, creare valore per gli azionisti senza ostacolare il programma di remunerazione dei soci e avere senso sotto il profilo strategico.
Unicredit ha chiuso il bilancio dell’anno scorso con un utile netto contabile pari a 1,5 miliardi, che si confronta con la perdita di 2,78 miliardi registrata nel 2020, mentre l’utile netto sottostante ha raggiunto i 3,9 miliardi, in rialzo di 2,6 miliardi su base annua.
Aggiornamento ore 12.30
“Nell’ambito della propria attività ed in coerenza con il Piano Strategico 2022-2024, UniCredit continua a valutare tutte le opzioni strategiche disponibili e non mancherà di tenere informato il mercato di qualsiasi sviluppo concreto – ha commentato un portavoce della Banca – Precisiamo altresì che non è stata convocata alcuna riunione straordinaria del consiglio di amministrazione”.
Intanto, il titolo in Borsa di Banco Bpm è entrato in contrattazione e registra un rialzo del 6,5%, a 3,445 euro. Si tratta per distacco della migliore prestazione sul Ftse Mib, che negli stessi minuti viaggia in rosso dell’1,2%.