Corre a Piazza Affari il titolo di Banco Bpm, che, dopo essere arrivato a guadagnare il 4% in apertura, a metà mattina avanza del 2,5%, a 3,34 euro, mettendo a segno la miglior performance del Ftse Mib. A innescare l’ondata di vendite sulle azioni dell’istituto sono stati due fattori: la notizia della cessione di Banca Aletti ad Anima Holding per 700 milioni di euro in contanti e la pubblicazione dei dati semestrali.
All’accordo con Anima si aggiunge il possibile trasferimento delle attività di gestione in delega attualmente in capo a Banca Aletti per una valorizzazione indicativa di ulteriori 150 milioni di euro. L’accordo prevede anche una partnership strategica tra il Gruppo Banco Bpm e Anima per una durata di 20 anni.
Quanto al bilancio, Banco Bpm ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 94 milioni, a fronte di una perdita pro forma di 230 milioni nello stesso periodo del 2016. L’utile semestrale è stato di 3,17 miliardi considerando il badwill emerso a in seguito alla fusione tra il Banco Popolare e Bpm.
Nel solo secondo trimestre, tuttavia, il risultato è stato negativo per 21 milioni contro un utile da 46,8 milioni nel secondo trimestre dello scorso anno. Nel semestre i proventi operativi si sono attestati a 2,4 miliardi (-0,4%), con margine di interesse a 1,06 miliardi (-3,1%) e commissioni nette a 1,1 miliardi (+15,7%).
In calo del 5,5% a 1,5 miliardi gli oneri operativi, per un rapporto cost/income sceso al 64,1%. Le rettifiche per deterioramento crediti sono quasi dimezzate a 647 milioni, contro gli 1,14 miliardi del primo semestre 2016, per un costo del credito di 118 punti base. Il coefficiente Cet1 fully phased pro forma (che considera anche la plusvalenza da 700 milioni che sarà registrata in seguito alla cessione di Aletti Gestielle ad Anima Holding, è pari all’11,31%.