Banco Bpm ha concesso un prestito da cinque milioni di euro alla società Riso Scotti. Il finanziamento è garantito da Sace e punta a rafforzare la presenza dell’azienda alimentare italiana sui mercati internazionali. Il marchio Scotti è presente in oltre 80 Paesi, ma “intende creare ulteriori sinergie commerciali oltreoceano, senza tralasciare l’India e la Cina”. È quanto si legge in una nota.
“Per conquistare i palati stranieri – commenta Dario Scotti, Presidente e AD di Riso Scotti – il segreto è rappresentato dai piatti del made in Italy, accompagnati dalla capacità di coniugare gusto, bontà e salute in un’alimentazione davvero globale. Negli Stati Uniti i nostri risotti pronti hanno decuplicato le vendite e i prodotti nati dalla diversificazione, che utilizzano il riso come ingrediente base, hanno guadagnato l’attenzione di tutti i principali mercati, compreso quello cinese, grazie alla qualità e alla sicurezza alimentare che il nostro marchio garantisce”. Riso Scotti ha un fatturato di 224 milioni di euro, di cui oltre il 30% prodotto all’estero, e una produzione completamente concentrata in Italia.
Fabrizio Bernazzani, responsabile del mercato corporate Milano-Lodi di Banco Bpm, sottolinea che “L’intervento a sostegno di Riso Scotti conferma la forte volontà della Banca di porsi a fianco delle imprese virtuose che si impegnano nella valorizzazione del made in Italy, prestando particolare attenzione anche alle attività svolte negli ambiti dell’innovazione e della sostenibilità”.
“In questa fase di grande cambiamento – conclude Enrica Delgrosso, responsabile mid corporate Nord-Ovest di Sace – è fondamentale rinnovare e rafforzare il sostegno alla crescita delle eccellenze italiane nel mondo valorizzando aziende di filiere vitali per l’economia del nostro Paese. Da qui il sostegno a Riso Scotti, campione del comparto agroalimentare italiano, e ai suoi nuovi ambiziosi piani di crescita in territorio asiatico e statunitense. Con questa operazione confermiamo il nostro impegno nella promozione sui mercati esteri di un settore che certamente contribuirà all’auspicata ripresa economica”.