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Banco Bpm, mossa difensiva di Crédit Agricole: a sorpresa supera il 15% ma non lancerà l’Opa. Cosa significa per Unicredit

Banco Bpm, mossa francese a sorpresa su Piazza Meda: Crédit Agricole sale al 15,1% e chiede alle Autorità italiane di poter arrivare a sfiorare il 20%. Una strategia difensiva in vista della partita che Orcel sta giocando per Unicredit. Ecco cosa può succedere

Banco Bpm, mossa difensiva di Crédit Agricole: a sorpresa supera il 15% ma non lancerà l’Opa. Cosa significa per Unicredit

Mossa francese – a sorpresa – su Banco Bpm nel giorno in cui a Parigi il premier Emmanuel Macron incassa l’apertura dei socialisti per un nuovo governo dopo la crisi dell’esecutivo a trazione Barnier (governo che, stando a quanto trapela dall’Eliseo, non sarà deciso prima di lunedì). Con un annuncio inaspettato giunto proprio a ridosso del weekend, Crédit Agricole ufficializza l’acquisto di strumenti finanziari pari al 5,2% del capitale di Piazza Meda. Dello shopping vengono informate le Autorità italiane e lo stesso Banco Bpm.

Secondo Repubblica, il numero uno francese Philippe Brassac avrebbe telefonato direttamente presidente di Banco Bpm, Giuseppe Castagna. Il risultato? Crédit Agricole sale così fino al 15,1% di Piazza Meda e si prepara ad andare oltre. Nella nota ufficiale viene infatti precisato che l’Agricole ha richiesto alle Autorità di salire fino al 19,99% di Banco Bpm, escludendo però il lancio di un’Opa.

In questo modo l’unica offerta sul Banco rimane quella di Unicredit. Dal gruppo guidato da Andrea Orcel al momento non trapela nulla. In realtà Piazza Affari continua a scommettere su un rilancio dell’Ops dello scorso 25 novembre. Il titolo di Banco Bpm ha chiuso la settimana finanziaria a 7,51 euro e quello di Unicredit a 39,21 euro, con un rapporto di concambio a 0,191, pertanto al di sopra di quello proposto da Unicredit nell’offerta pubblica di scambio: 0,175 euro.

La mossa dei francesi, secondo quanto trapela da ambienti finanziari, sarebbe “difensiva“, considerato che i tempi della partita saranno lunghi e che una quota di questa consistenza consentirebbe a Parigi un potere contrattuale determinante per gli esiti di qualsiasi operazione.

Una mossa non avventata quella di Credit Agricole, frutto di intensi incontri che si sono tenuti ai massimi vertici nel corso della settimana e che, come evidenzia la stessa “Banque Verte”, non porterà a nessuna controfferta su Piazza Meda rispetto all’Ops di Unicredit. Non uno scontro quindi – scrive l’Ansa – ma un consolidamento delle posizioni in attesa di vedere le future mosse di Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit.

Dal canto suo Credit Agricole sottolinea che l’operazione è “coerente con la strategia di investitore e partner di lungo periodo del Banco Bpm“, in quanto “rafforza le solide partnership industriali nel consumer finance e nelle assicurazioni danni, protezione della persona e protezione dei creditori”. Credit Agricole inoltre sottolinea l’apprezzamento per le “qualità intrinseche del Banco Bpm, ossia un solido business ‘franchise’ con prospettive finanziarie positive”.

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