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Banco Bpm: le tappe dell’operazione. Perché Unicredit punta a giugno 2025

Imagoeconomica

Banco Bpm: dopo il blitz di Unicredit, il primo appuntamento clou è fissato per oggi martedì 26 novembre con il consiglio di amministrazione dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna: una riunione che si è conclusa con la bocciatura dell’Ops lanciata da Unicredit. Proprio stamani, peraltro, tra i consiglieri visti entrare per partecipare al board di Banco Bpm, Mauro Paoloni aveva definito “ostile” l’operazione da oltre 10 miliardi di euro. Già prima che il cda iniziasse, tuttavia, ai più sembrava remota la possibilità che un premio dello 0,5% rispetto al prezzo di venerdì scorso potesse essere sufficiente a strappare il sì dei consiglieri di Banco Bpm. Difatti, è arrivato un no.

Banco Bpm, gli scenari tra Mps e Commerzbank

L’offerta pubblica di scambio volontaria sul Banco porterebbe alla nascita della terza banca europea per capitalizzazione di mercato. L’Ops, che mette a rischio il matrimonio con Mps, è indipendente – a detta di Unicredit – dall’investimento su Commerzbank: “L’Europa ha bisogno di banche più forti”, ha sottolineato il Ceo, Andrea Orcel. Gelo del governo: “Mossa non concordata”, ha commentato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, evocando al contempo il golden power e, a proposito di Commerzbank, citando von Clausevitz: “Il modo più sicuro per perdere la guerra è impegnarsi su due fronti”. Duro il leader della Lega, Matteo Salvini: “Non vorrei che qualcuno avesse intenzione di fermare il matrimonio Bpm-Mps. Bankitalia che fa, vigila?”. E mentre in Borsa Unicredit viaggia sull’altalena, Banco Bpm a metà giornata inverte la rotta e vira al ribasso.

Banco Bpm, ecco le tappe dell’Ops di Unicredit

Documento alla Consob entro 20 giorni, richieste di autorizzazioni alle autorità italiane ed europee, assemblea ad aprile 2025 e possibile chiusura dell’operazione a giugno. Queste le principali tappe dell’Ops di Unicredit su Banco Bpm descritte nei documenti presentati dalla banca guidata da Orcel.

In particolare, si legge nel documento, Unicredit conta di presentare a Consob il documento di Offerta entro il termine di 20 giorni di calendario dalla data di ieri, 25 novembre 2024. Entro il medesimo termine presenterà le istanze per l’ottenimento delle autorizzazione preventive nonché le necessarie comunicazioni e le istanze per l’ottenimento delle altre autorizzazioni a Bce, Banca d’Italia e Ivass anche per la quota di controllo in Anima (su cui Banco ha lanciato l’offerta lo scorso novembre) e le altre controllate.

Il 10 aprile 2025 sarà la volta dell’assemblea straordinaria che dovrà approvare l’aumento di capitale (pari al 13,9% del capitale sociale di Unicredit) di nuove azioni destinate a essere scambiate con quelle del Banco. Il cda delibererà quindi l’aumento “nei più brevi tempi tecnici dopo l’ottenimento delle autorizzazioni preventive”.

Il periodo di adesione sarà avviato successivamente alla pubblicazione del documento d’offerta. L’operazione, stima il gruppo, sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro – approssimativamente – i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi.

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