L’alleanza fra Banco Bpm e Cattolica Assicurazioni è finalmente realtà. Nella mattinata di martedì il cda della compagnia assicurativa sancirà i dettagli dell’accordo – secondo le indiscrezioni sarebbe stato raggiunto in nottata – che avrà una durata di 15 anni. La joint venture prevederà lo sviluppo di una collaborazione nella bancassurance, e riguarderà sia il ramo vita che quello danni.
Cattolica rileverà una quota compresa fra il 51% ed il 67% per circa 750/800 milioni, valutando dunque circa 1,3 miliardi di euro il 100% della società. Secondo voci non confermate, nella nuova partnership dovrebbero confluire le attività di Avipop, la joint venture con Aviva, e di Popolare Vita. Su quest’ultima però le problematiche rimangono: molto forti ancora le divergenze con Unipol sulla valutazione delle quota.
Se le indiscrezioni dovessero essere confermate, l’istituto guidato da Giuseppe Castagna incasserebbe quasi 800 milioni a fronte di un’uscita di 787 milioni, dei quali 252 per la put di Aviva e 535 per quella di Unipol.
Gli esperti di Equita, però, raccomandano cautela su Banco Bpm puntando l’indice sulla massa di crediti in sofferenza dell’istituto, che nel breve periodo, ossia entro la prima metà del 2018, non sono previsti in netto ribasso. Considerando un periodo di tempo più prolungato, invece, Banco Bpm è in condizione di migliorare il lato delle sofferenze.