Il Banco Bpm, guidato dal ceo Giuseppe Castagna, nel presentare il nuovo piano industriale 2023-2026 ha indicato la previsione di un utile netto cumulato di circa 6 miliardi nel triennio con “4 miliardi di remunerazione degli azionisti nell’orizzonte del Piano”.
Sul fronte della remunerazione dei soci, si tratta di “cinque volte rispetto alla distribuzione degli ultimi 4 anni e di oltre il 50% dell’attuale capitalizzazione di mercato” la quale attualmente è pari a circa 7,78 miliardi di euro. Dopo i dati il titolo a Piazza Affari quota in rialzo del 2,63% a 5,16 euro.
Nel 2024 cedola in due tranches
L’istituto introdurrà il pagamento di un acconto sul dividendo nel 2024, si legge nelle slide di presentazione del nuovo piano strategico 2023-2026 alla comunità finanziaria. La banca valuterà inoltre “un ulteriore incremento della remunerazione degli azionisti usando il capitale in eccesso” in caso di “pieno raggiungimento degli obiettivi di piano”. In particolare il prossimo anno è prevista una distribuzione complessiva di dividendi di circa 1,3 miliardi, di cui circa 750 milioni “a valere su utile 2023”. Dal 2024 “le modalità di remunerazione (dividendi/share buyback) saranno definite anno per anno”, continuando a mantenere, dice una nota dell’istituto, una “solida posizione di capitale, con un Cet 1 Ratio a circa il 14% nel 2026”.
L’ad Castagna: un piano stand alone
“L’impegno profuso da tutte le colleghe e i colleghi, ci ha permesso di raggiungere, con un anno di anticipo, risultati brillanti e di superare i target del Piano 2021-2024. Il nuovo Piano Strategico 2023-2026 costruito in una logica stand alone, si fonda su solidi pilastri e intende definire in maniera chiara strategie, azioni e strumenti che puntano a una crescita reddituale sostenibile, accompagnata dalla creazione di valore per tutti gli stakeholder e da un importante incremento delle politiche di remunerazione in grado di premiare gli azionisti” ha detto l’ad Giuseppe Castagna.
Obbiettivo del Piano: remunerazione agli azionisti
L’ambizione del nuovo Piano, dice l’istituto, è quella di incrementare la remunerazione per gli azionisti in maniera molto significativa, sfruttando le leve finanziarie e industriali che daranno ulteriore impulso alla crescita del totale ricavi. Il piano strategico prevede di far crescere i ricavi della banca dai 5,25 miliardi attesi nel 2023 a 5,4 miliardi a fine piano e di portare l’utile dagli oltre 1,2 miliardi di quest’anno a oltre 1,5 miliardi nel 2026, mantenendo un indice di solidità patrimoniale attorno al 14%.
e un ROTE al 13,5% al 2026 dal 12% al 2023.
Cala il margine di interesse, ma crescono i ricavi core
l calo del margine di interesse, che scenderà da 3,25 a 3,05 miliardi, sarà compensato da una crescita degli altri ricavi ‘core’, da un “effetto sostituzione” di nuovi attivi a tassi più elevati rispetto allo stock in scadenza, dalla dinamica dei volumi – con uno stock di crediti a clientela che in arco piano tornerà ai livelli del 2022 – e da una gestione attiva del bilancio, in particolare le commissioni passerà da 2 a 2,4 miliardi, mentre la crescita dei costi operativi sarà contenuta a 100 milioni di euro, passando dai 2,6 miliardi del 2023 a 2,7 miliardi nel 2026. Previsti 600 milioni di euro di investimenti per l’It.
Taglio dei costi con taglio del personale
Continua la razionalizzazione della rete distributiva con la eliminazione di oltre 400 cash desk e la riduzione del numero di filiali a circa 1.250 nel 2026. Sono previste uscite di 1.600 dipendenti, anche attraverso un piano di incentivazione all’esodo che si prevede di attivare nel 2024, con nuovi ingressi di 800 giovani ad alto potenziale.