Altro che crisi: le grandi banche hanno ripreso a correre, e i loro utili messi insieme nell’ultimo trimestre valgono, milione più milione meno, quanto l’intera manovra finanziaria di un Paese come l’Italia. Sono infatti 24,3 i miliardi messi insieme nel terzo trimestre di quest’anno da Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP Morgan, Wells Fargo, Citi e Bank of America (le cosiddette Big Six): si preannuncia dunque un’annata da record, quasi sui livelli del 2006, quando prima prima dell’esplosione della crisi e del fallimento di Lehman Brothers del 2008, le sei più grandi banche chiusero i dodici mesi con 83 miliardi di utili complessivi.
Negli ultimi mesi, il loro bottino è dunque appena inferiore a quello che il governo Renzi ha scritto nella Legge di Bilancio: 26,5 miliardi di euro. Secondo Bruxelles, tra l’altro, ci sarebbero 1,6 miliardi di spese di troppo: esattamente l’utile messo a segno in 90 giorni da Morgan Stanley, la più piccola delle grandi. Questa è l’ennesima notizia positiva che arriva da oltre Oceano, dopo quella di pochi giorni che ha certificato la sostanziosa ripresa dell’economia a stelle e strisce in questa fase: mentre l’Italia e l’Europa arrancano e registrano ancora una crescita zero, nel terzo trimestre il Pil Usa è cresciuto ben del 2,9%, persino oltre le aspettative.