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Banche: Unicredit e Intesa in cerca di riscatto dopo il venerdì nero di Erste

Cercano riscatto le banche dopo il venerdì nero di Erste Group Bank AG, in particolare Unicredit e Intesa fortemente presenti nell’Est Europa – Mediobanca in calo in attesa del prossimo cda.

Banche: Unicredit e Intesa in cerca di riscatto dopo il venerdì nero di Erste

Cercano riscatto le banche dopo il venerdì nero di Erste Group Bank AG, che ha lasciato sul terreno il 16% a Vienna dopo aver annunciato una perdita intorno agli 1,6 miliardi di euro per effetto delle svalutazioni degli impieghi in Ungheria e Romania. La notizia ha avuto un effetto devastante – nella chiusura di venerdì – sulle due principali banche italiane: Unicredit -3,2% e Intesa Sanpaolo -3%, fortemente presenti nell’Est Europa. Oggi rispettivamente, in apertura di settimana, +0,16% a 6,195 euro e +0,09% a 2,276 euro.

Occhi puntati anche su Mediobanca (-1,67% venerdì, -0,68% ancora oggi a 7,33 euro): il 16 si terrà un nuovo cda dell’istituto che tornerà a riunirsi il giorno dopo, il 17 luglio, per esaminare il pre-consuntivo dell’esercizio concluso a fine giugno e il budget dell’anno fiscale appena iniziato. Nel frattempo Vincent Bolloré ha aumentato di 0,46% la quota nel capitale della banca e apportata al patto di sindacato, salendo quindi dal 6% al 6,46%, come emerge dall’aggiornamento dell’accordo parasociale reso noto oggi. Il finanziere bretone ha la facoltà di salire fino all’8% del capitale di Mediobanca. Attualmente è già il secondo azionista dell’istituto dietro a Unicredit che ha l’8,66%.

Sempre venerdì invece si è chiuso l’aumento di capitale da 800 milioni di euro di Carige, sottoscrizioni pari al 99,9% delle nuove azioni offerte per un ammontare complessivo di 798,2 milioni. Ora la Fondazione Carige potrebbe anche cedere un’ulteriore quota dell’istituto ligure e scendere fino al 12% dall’attuale 19%.

La Banca Popolare di Sondrio ha invece chiuso con successo l’offerta di nuove azioni per 342,44 milioni (sottoscritto il 99,76%). In questo modo si è quasi chiusa la stagione degli aumenti di capitale del sistema bancario. All’appello, tra i titoli quotati, manca solo la conclusione dell’operazione Banca Popolare dell’Emilia-Romagna (750 milioni). In tutto sono stati raccolti quasi 11 miliardi di euro.

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