Le Borse europee chiudono in territorio positivo, ma sul finale il rally si sgonfia con il Ftse Mib che termina sui minimi di seduta. Gli acquisti di una giornata vissuta tutta al rialzo sono stati favoriti dalla chiusura positiva dei listini asiatici e dalla buona intonazione di Wall Street che però nel tardo pomeriggio esaurisce la spinta. Tokyo in particolare è balzata del 7,7% regsitrando la performance migliore dal 2008. Shanghai è salita del 2%.
Piazza Affari ha chiuso a +0,84%, con lo spread Btp/bund in calo a 114 punti base. Domani è in agenda l’asta del Tesoro per 7,5 miliardi di euro di Bot a 12 mesi e il mercato si attendono un rendimento ai minimi storici, attorno allo 0,04%. Anche Francoforte ha messo a segno un guadagno marginale +0,31% mentre Londra e Parigi hanno chiuso in netto rialzo rispettivamente a +1,35% e +1,44%.
Il buon umore sui mercati è stato favorito dalla promessa di misure espansive in Cina e Giappone per contrastare il rallentamento della congiuntura. Il Governo cinese è in grado “di far mantenere al Paese “una forte crescita” dell’economia, ha detto il premier Li Keqiang davanti a una platea di 200 imprenditori al Forum mondiale economico di Dalian spiegando che “conserveremo le nostre misure fondamentali e continueremo a promuovere le riforme e l’apertura oltre a favorire i cambiamenti strutturali”. Il ministero delle Finanze ha reso noto che la Cina intende aumentare le spese pubbliche e gli sgravi fiscali per sostenere la propria crescita. Tra le misure previste, Pechino intende accelerare i processi più importanti di costruzione, aumentare gli sgravi fiscali a vantaggio di piccole e medie imprese e incoraggiare gli investimenti di capitali privati in settori chiave.
Dopo una partenza positiva, Wall Street ha però rallentato la marcia. Alla chisura dell’Europa il Dow Jones salivadello 0,12% e l’S&P dello 0,27%. In evidenza nella seduta i titoli hitech e occhi su Apple nel giorno della convention annuale di San Francisco che punta i riflettori sul nuovo iPhone. Oggi non sono arrivati particolari spunti dai dati macroeconomici. Gli operatori hanno registrato il dato sul calo delle richieste di mutui che nell’ultima settimana sono scese del 6,2% a quota 430,8 punti e il record, dal 2000, delle offerte di lavoro negli Stati Uniti cresciute a luglio a 5,75 milioni di unità dai 5,32 milioni di giugno. Il dato, pubblicato dal dipartimento del Lavoro, rappresenta un nuovo massimo storico. Nonostante l’aumento delle ricerche di personale, le assunzioni nel mese sono in realtà calate a 4,98 milioni da 5,18 il mese precedente.
Il petrolio Wti cede l’1,22% a 45,38 dollari al barile. Il cambio euro dollaro scivola dello 0,43% a 1,1155.
A Piazza Affari miglior titolo del Ftse mib è Buzzi Unicem +3,41%, seguito da Campari +3,03% che beneficia del buy di Deutsche Bank. Bene anche le banche con Ubi +1,65%, il prossimo 10 ottobre l’assemblea della banca per la trasformazione in Spa, e Unicredit +1,58% che beneficia dei giudizi positivi di alcune banche d’affari. In fondo al paniere principale Stm -4,39% sulle indicazioni fornite dal cfo della società sul possibile calo del fatturato legato all’impatto delle scorte in Asia durante una presentazione al Global Tech Conference di Citi a New York. In fondo al Ftse Mib ma con cali marginali anche Yoox -0,39%, Wdf -0,2%, Cnh -0,07% e Pirelli -0,07%. Oggi è partita l’Opa targata ChemChina che si chiuderà il 13 ottobre.
Telecom Italia +2,8%. Vivendi è salita al 15,486% dal 14,9% precedente. Eni +1,36%, riduce i guadagni della giornata favoriti dalle dichiarazioni dell’ad Claudio Descalzi sul giacimento di gas scoperto in Egitto che potrebbe essere più grande di quanto stimato.Pininfarina chiude a +1,42% dopo un balzo del 5% sulla scommessa che si avvicini l’accordo per la cessione all’indiana Mahindra.