Il piano Tsipras da 12 miliardi piace ai mercati, che ora più che mai credono nell’accordo in extremis fra Atene e Bruxelles. Dopo i rialzi di ieri, oggi le principali Borse europee aprono ancora in forte rialzo: la migliore è Francoforte (+2,1%), seguita da Parigi (2,3%), Milano e Madrid (+1,9%).
A trainare Piazza Affari sono in primo luogo i titoli delle banche e del risparmio gestito: in testa al Ftse Mib viaggiano Intesa Sanpaolo (+3,36%), Montepaschi (+3,27%), Unicredit (+3,06%), Azimut (+3,00%) e Mediolanum (+2,96%).
Sul fronte dei titoli di Stato, crolla in avvio di seduta lo spread Btp-Bund, che arriva a toccare quota 123, dopo aver chiuso ieri a 144 punti base. In deciso calo anche il rendimento dei decennali italiani che apre a 2,06%, contro il 2,17% della chiusura di ieri.
Intanto, in Asia, continua il rimbalzo cinese. Grazie alle misure anti-speculazione varate dal governo di Pechino per frenare il crollo delle ultime settimane (dopo il picco del 12 giugno, in 20 giorni il principale indice cinese ha perso il 30%), oggi la Borsa di Shanghai ha chiuso in rialzo per la seconda seduta consecutiva (+4,54%). Si tratta però di guadagni condizionati dall’esterno, perciò non è detto che i danni prodotti dallo scoppio della bolla speculativa siano terminati.
La Borsa di Tokyo, invece, chiude in ribasso: il Nikkei, l’indice dei 225 titoli guida, ha perso lo 0,38%, scendendo a 19.779,83 punti.