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Banche, sul risiko è battaglia e Morgan Stanley acquista E-trade

Wikimedia Commons Jonathunder

Contrastate stamane le Borse asiatiche, che si muovono in sintonia con i bollettini medici sulla lotta al contagio dal Covid 19, che stamane ha fatto breccia anche in Lombardia, a Codogno, dove si registra il primo caso sospetto.  

 La Borsa di Seul, la peggiore della regione, è in ribasso dell’1,3%, lo won scivola ai minimi da settembre sul dollaro. La città di Daegu è stata dichiarata zona speciale: il sindaco ha ordinato ai circa 2,5 milioni di abitanti di stare in casa e di indossare le mascherine anche negli ambienti chiusi. Le autorità sanitarie coreane hanno segnalato che i casi accertati sono saliti a 156.

Scendono anche le Borse di Hong Kong (Hang Seng -0,7%) e di Sidney (S&P ASX 200 -0,3%). È sulla parità il Nikkei di Tokyo.

Sale invece lo Shanghai Composite (+0,5%), mentre arrivano altri dati incoraggianti sull’andamento dell’epidemia.

 Ma i mercati finanziari già pensano al dopo, ovvero a quanto i mercati dovranno fare per mettere sotto controllo la liquidità immessa per fronteggiare l’emergenza, scattata per giunta in un momento di espansione monetaria per fronteggiare la frenata delle economie. Fino a quando durerà questa situazione anomala, in cui, ad esempio, un’azienda cinese che produce parabrezza ha ottenuto un robusto taglio dei debiti perché “strategica” nella produzione di ambulanze?

Le Borse continueranno a salire, probabilmente, fino a quando la Cina non si sarà rimessa in piedi e la sua struttura produttiva sarà ripartita. Ma la sconfitta del virus potrebbe essere accompagnata da una correzione dei mercati, perché a quel punto tornerebbero a galla i fondamentali come lasciano intendere i verbali della Fed. A meno che non torni in campo Donald Trump, deciso a proteggere il Toro fino alle elezioni di novembre.

Le Borse Usa riflettono questi umori. Gli indici hanno registrato una battuta d’arresto dopo la lunga serie di rialzi: Dow Jones -0,44%, S&P500 -0,38%. Nasdaq -0,67%.

Ma i mercati hanno registrato ieri un’operazione spettacolare: Morgan Stanley, che capitalizza 88 miliardi di dollari (assai di più dei rivali di Goldman Sachs) ha acquisito il controllo di E-trade (+21,8%) il più importante broker elettronico del mondo, in un’operazione da 13 miliardi di dollari.

È passata di mano per 1,1 miliardi di dollari anche Victoria’s Secrets, colpita dalle inchieste sulle molestie alle modelle.

Frena il petrolio, dopo otto sedute consecutive di rialzo. Il brent è in calo dello 0,8%, a 58,9 dollari il barile. Sembra che l’Arabia Saudita non sia riuscita ad ottenere la convocazione di una riunione straordinaria dell’Opec+: viene quindi meno l’aspettativa di un taglio supplementare alla produzione.

In altalena ieri a Piazza Affari il titolo Tenaris: +2,7%, dal -1,7% dell’apertura. La società ha presentato dati del trimestre deludenti e le previsioni sulla prima parte del 2020 sono caute. Salgono Eni e Saipem.

Prosegue la corsa dell’oro, in rialzo dello 0,5%: stamattina siamo a 1.627 dollari l’oncia, nuovo massimo dal 2013.   

FRENANO LE BORSE UE. OGGI GLI INDICI PMI

Seduta di assestamento per la Borsa di Milano che, dopo quattro giorni al galoppo, corregge e chiude in calo. Scendono nel finale anche gli altri listini, raffreddati dall’altalena di Wall Street e dalle notizie non rassicuranti in arrivo dall’Asia. Migliora la situazione in Cina, ma sale il rischio in Corea e in Giappone dove, tra non molti mesi, si terranno i Giochi Olimpici. L’Europa, per ora, è alle prese con altri problemi, assai meno gravi ma profondi, a partire dallo scontro tra Unione Europea e Regno Unito. Intanto, come prevedibile, si annuncia un braccio di ferro per definire il nuovo bilancio della Comunità. Non mancano, insomma, motivi di cautela alla vigilia dei dati Pmi di Eurolandia, che non dovrebbero portare buone nuove. Euro dollaro piatto a 1,08 (-0,1%), sui minimi dal 2017.

PIAZZA AFFARI TIENE SOPRA I 25 MILA PUNTI

L’azionario milanese ha chiuso in forte calo dopo una lunga serie di rialzi: -1,56%, comunque ancora sopra il confine dei 25 mila punti, a quota 25.080.

Negativi anche gli altri listini: Francoforte -0,9%, Parigi -0,8%, Londra -0,32%. Male Madrid (-1,49%) colpita dalla discesa di Telefonica (-3,82%) colpita dalle perdite in Brasile ed Argentina.

Infuria a Bruxelles la battaglia sul prossimo budget. “La Germania non è soddisfatta dello stato attuale delle trattative perché riteniamo che non sia stato raggiunto l’equilibrio corretto tra i contribuenti netti”, ha detto Angela Merkel. La proposta di bilancio — che prevede di fissare il tetto alla spesa comune Ue all’1,074% del prodotto nazionale lordo del blocco — è stata elaborata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ex primo ministro del Belgio, uno stretto alleato della Francia.

CORRE IL BUND, SPREAD IN RIALZO

Lo spread ritocca al rialzo per la corsa agli acquisti sul Bund, considerati il bene rifugio per eccellenza: 137 punti base (+1,66%); il rendimento del decennale italiano è allo 0,93%.

All’asta del 25 gennaio il Tesoro offrirà 3,25 miliardi suddivisi in Ctz (2,25 miliardi scadenza 2021) e Btpei (1 miliardo).

“L’OPS DI INTESA NON È ACCETTABILE”

Altro che blitz. I membri del patto di sindacato Ubi (-1,3%), forte del 17,8% del capitale, si sono espressi negativamente sull’offerta di Intesa (-1%). L’Ops di Intesa Sanpaolo-Unipol “appare ostile, non concordata, non coerente con i valori impliciti di Ubi Banca e dunque inaccettabile”.

Carlo Messina, dal canto suo, ha ribadito che non è previsto alcun rilancio. “Questa è una operazione di mercato – sono le sue parole – Non ci sono discussioni con i singoli investitori. Saremo felici se aderiranno alla proposta”. Altrimenti? “Continueremo col piano a realizzare i nostri risultati”.

SI SGONFIANO MPS E POP SONDRIO

Anche Banca Monte Paschi dopo i fuochi d’artificio della vigilia (+11%) passa in terreno negativo e chiude con un calo del 3,9%. L’amministratore delegato Marco Morelli non è disponibile a rinnovare l’incarico in scadenza con la prossima assemblea di bilancio dell’istituto senese il 6 aprile.

Tiene Banco Bpm (-0,2%) dopo aver ceduto tutto il rialzo della mattina, in un mercato che considera la Banca soggetto di una prossima operazione M&A. Oggi il Ceo di Intesa ha detto che il deal Ubi avrà come seguito nuove operazioni. Si sgonfia Pop. Sondrio (-5,844%) dopo i recenti rally.

Le difficoltà del risiko fanno bene a Bper Banca (+1,6%) che recupera parte del terreno perduto per il rischio del lancio di un forte aumento di capitale per l’acquisto delle filiali Ubi.

Anima Holding +1,8% dopo i risultati forti. Il titolo si è apprezzato in modo deciso ieri e questa mattina in attesa dei numeri.

Azimut -1,5%. La finanziaria Timone ha venduto 2,5 milioni di azioni, pari all’1,8% del capitale, a 23,7 euro. Chiusura in calo per Nexi (-2,87%), dopo una seduta in rialzo. Deutsche Bank ha avviato la copertura sul titolo con rating buy e Tp di 21 euro per azione.

PROFONDO ROSSO PER ATLANTIA

Da segnalare la battuta di arresto di Atlantia (-2,7%). Il titolo è risalito dai minimi dopo che il premier ha detto che il governo avrebbe il dovere di valutare una proposta transattiva da parte della società.

MALE PRYSMIAN, DEBOLI LE UTILITIES

In calo gli industriali. Pirelli -0,43%: Banca Imi ha alzato il prezzo obiettivo da 5 a 5,3 euro, confermando la raccomandazione hold, dopo i conti 2019 e il piano. Prysmian-2,55%, Ferrari -1,82%, Leonardo-1,82% e Stm -1,44%.

Deboli anche le utility. Terna -1,6 dopo i conti. Banca Imi, MainFirst, Equita Sim e Kepler Cheuvreux hanno confermato il rating hold sul titolo. Snam -1,3%. Invariata Enel: HSBC ha alzato il target price a 9,5 euro, da 7,4 euro.

In flessione anche il settore del lusso, su cui pesano i timori relativi alla diffusione del coronavirus: Tod’s -4,09%, B. Cucinelli -2,92%, S. Ferragamo -2,15% e Moncler -2,02%.

Categories: Finanza e Mercati