La fotografia della Borsa spagnola fa sospettare che le agenzie di rating inizino a contare meno sui mercati. Dopo i crolli della Borsa degli ultimi giorni, la piazza madrileña ha rimbalzato: l’Ibex recupera le posizioni perdute con un +0,93%. Bankia, la banca in parte nazionalizzata dal Governo spagnolo e sofferente a causa del crollo del mercato immobiliare, inizia a rialzarsi guadagnando un 20%. Santander e Bbva, le due maggiori banche del Paese, nonostante il declassamento da parte di Moody’s guadagnano rispettivamente il 3,67% e il 4,41%. In attesa del G8 diminuisce anche lo spread Bonos-Bund a 483 punti base.
Tuttavia continuano a gonfiarsi i prestiti in sofferenza delle banche spagnole. A marzo hanno raggiunto 147,968 miliardi di euro, pari all’8,37% delle attività totali degli istituti, secondo i dati del Banco de España, a fronte dell’8,15% di febbraio e del 7,91% di gennaio. A pesare sugli istituti di credito iberici è la loro pesante esposizione al settore immobiliare, che negli anni scorsi ha subito una pesante correzione ribassista.