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BANCHE POPOLARI – Veneto Banca, soci: no a strumentali class action

L’Associazione Azionisti Veneto Banca interviene sulla delicata questione del diritto di recesso e dei limiti ai rimborsi dei soci in vista della trasformazione della Popolare in spa ma boccia le “lusinghe dei promotori di strumentali (e secondo noi inconsistenti) azioni risarcitorie collettive” – La vera soluzione è la ripresa di redditività della banca.

BANCHE POPOLARI – Veneto Banca, soci: no a strumentali class action

Dubbi sui meccanismi che disciplineranno i rimborsi dei soci di Veneto Banca che decideranno di esercitare il diritto di recesso in occasione della trasformazione della Popolare in spa ma niente class action.

Il presidente dell’Associazione Azionisti Veneto Banca, Giuseppe Schiavon, già presidente del Tribunale di Treviso, è intervenuto in modo netto sui problemi che più che mai interessano in questi giorni le Popolari dopo l’approvazione della riforma volta dal governo Renzi e le conseguenti disposizioni regolamentari della Banca d’Italia che obbligano le 11 maggiori Popolari italiane (quelle cioè che hanno un attivo superiore a 8 miliardi di euro) ad abbandonare il voto capitario e a trasformarsi in spa entro 18 mesi.

Schiavon tiene anzitutto a precisare che i decreti attuativi della Banca d’Italia non mettono affatto in discussione il diritto di recesso dei soci ma ne limitano o ne rinviano in tutto o in parte il rimborso delle azioni in vendita qualora sia in pericolo la solidità patrimoniale e la stabilità della banca secondo i criteri fissati dalla Bce.  

Tutto questo – argomenta il presidente dell’Associzione Azionisti Veneto Banca – dovrà essere previsto nello statuto della banca mentre la sua concreta attuazione “è attribuita alle decisioni del consiglio d’amministrazione”.

Schiavon non nasconde che “non sono pochi i dubbi di costiutuzionalità di un tale meccanismo” di rimborso ma sostiene con chiarezza che non è il caso di imboccare scorciatoie che potrebbero rivelarsi dannose e velleitarie e invita perciò i soci di Veneto Banca a resistere “alle tante varie lusinghe dei promotori di strumentali (e, secondo noi, inconsistenti) azioni risarcitorie collettive”. Insomma, niente class action in qualunque forma si presenti.

Viceversa l’uscita dal tunnel e il rilancio della banca saraà possibile solo imboccando la via maestra e cioè “quando la Veneto Banca ripenderà la propria tradizionale redditività”. Il resto sono illusioni.

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