Venerdì 28 agosto la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca pubblicheranno i conti semestrali. In entrambi i casi sono attese perdite significative e i vertici delle due società dovrebbero dare il via libera ad aumenti di capitale che consentano di rispettare gli obblighi contabili imposti dalla Banca centrale europea.
Nel dettaglio, la Popolare di Vicenza – per rispondere alle richieste di Francoforte – ha aumentato le coperture sui crediti e le svalutazioni degli avviamenti, come già accaduto a fine 2014, quando fu comunicato un rosso da oltre 750 milioni. Una scelta prudenziale adottata dal nuovo ad e dg Francesco Iorio, arrivato a fine maggio da Ubi e chiamato a rilanciare la Banca, che ora deve trasformarsi da popolare in Spa, per poi quotarsi in Borsa nel primo trimestre del 2016. Il Cda di venerdì dovrebbe poi varare un aumento di capitale da 1,5-2 miliardi e mezzo di euro.
Quanto a Veneto Banca, si procederà ad aumentare gli accantonamenti sui crediti e le revisioni degli avviamenti. La ricapitalizzazione in arrivo sarà di 500-800 milioni di euro e l’istituto dovrebbe convocare l’assemblea di trasformazione in Spa per ottobre-novembre. A quel punto, è probabile che il passo successivo sarà l’aggregazione con un’altra banca. Il partner più quotato è la Banca popolare dell’Emilia Romagna.