Gli equilibri al vertice della Veneto Banca scricchiolavano da tempo ma nessuno si aspettava il colpo di scena che in poche ore ha fatto calare il sipario sull’epoca Consoli con le dimissioni immediate del direttore generale che dal 1997 guidava la banca di Montebelluna incarnandone l’anima ed essendo il motore di una crescita impetuosa.
Non è un terremoto da poco alla vigilia del percorso che deve portare alla trasformazione della banca in spa, poi all’aumento di capitale e alla quotazione in Borsa e infine alla ricerca di un partner bancario, come raccomanda da tempo la Bce. Forse le dimissioni di Vincenzo Consoli si inseriscono in questo contesto ma certamente le nuove associazioni di piccoli azionisti che sono sorte negli ultimi tempi per difendere i piccoli soci e i piccoli risparmiatori non mancheranno di farsi sentir e di dire la loro sul futuro della banca.
“Chiudo la mia parabola – si legge nella lettera inviata da Vincenzo Consoli ai dipendenti – con due certezze: la consapevolezza che Veneto Banca è stata ed è importantissima per la crescita della provincia di Treviso e di tutti i territori nei quali siamo andati ad operare”.
Consoli sarà sostituito dal suo vice e già cfo Cristiano Carrus che diventa da subito il nuovo direttore generale di Veneto Banca.