Al Senato, in commissione Finanze, stamattina il comitato ristretto ha affrontato l’argomento della riforma della banche popolari. La conferenza dei capigruppo aveva esortato ad accelerare i lavori per giungere in tempi abbastanza rapidi a un testo condiviso. Sul tavolo ci sono cinque proposte di legge che dovranno trovare un compendio in una versione unificato. “Oggi abbiamo provveduto alla definizione dei temi e alla costruzione di un percorso metodologico – spiega il senatore Giuliano Barbolini, capogruppo Pd in commissione Finanze e firmatario di uno specifico disegno di legge -. Da parte di tutti c’è la disponibilità ad arrivare a un testo condiviso”.
Gli argomenti da affrontare non sono pochi: dal ruolo dei soci a quello delle fondazioni, passando per la governance. “C’è la consapevolezza – dice ancora Barbolini – che si tratta di intervenire su temi di rilevanza e complessità e quindi c’è anche una doverosa cautela e prudenza”. La ridefinizione della disciplina delle banche popolari si trascina da tempo, da più di una legislatura, “ma per quanto mi riguarda sono dell’avviso che il Parlamento debba giungere a una conclusione”.
Barbolini per il momento preferisce evitare di entrare nel merito della discussione. Ma rimarca come nella riunione si sia fatto riferimento alla valorizzazione del profilo e del ruolo della cooperazione nel settore del credito. “Punto di riferimento è consolidare questo segmento d’attività, significativo e prezioso anche per il rapporto con il territorio”.
Ancora non è stata stilata una tabella di marcia, dando mandato a tecnici e funzionari di commissione di svolgere gli opportuni approfondimenti sui testi depositati. Poi l’iter prenderà il via con l’obiettivo di giungere a un testo condiviso possibilmente entro marzo-aprile. Relatrice è la senatrice Anna Bonfrisco, del Pdl.