Nell’ultimo decennio lo stock degli impieghi erogati dalle banche popolari sono saliti di oltre 30 miliardi di euro. Lo comunica l’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, secondo cui il flusso di nuovi finanziamenti alle sole piccole e medie imprese in 10 anni ha superato i 320 miliardi di euro.
In questo contesto occorre sottolineare che, nello stesso arco temporale, i vincoli di patrimonializzazione, richiesti dalla Banca Centrale Europa, sono diventati sempre più forti e hanno significato, per il Credito Popolare, un aumento del CET1 dal 7% del 2008 ad oltre il 13% già dal 2015.
Giuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, sottolinea che “La riscoperta e la valorizzazione del tradizionale retail bancario, che vede al centro dell’attività creditizia l’interesse di famiglie, consumatori, imprese e territori, non è un caso ma una necessità per la ripresa dell’economia reale e, quindi, per l’uscita dalla crisi”.
“I dieci anni di crisi – continua De Lucia Lumeno – hanno dimostrato, più di ogni altra considerazione teorica, la validità e la necessità di un sistema creditizio che tenga conto di una pluralità di forme proprietarie e fra queste della Cooperazione Bancaria della quale il Credito Popolare è parte integrante.”