Rimane tutto fermo fino alla sentenza della Corte Costituzionale. Questa la decisione del Consiglio di Stato arrivata oggi, 13 gennaio, che congela ancora una volta la trasformazione delle banche popolari in spa. Secondo i giudici occorrerà attendere il parere della Consulta e, solo successivamente, nello stesso Consiglio di Stato, si celebrerà la camera di consiglio.
L’ordinanda di oggi conferma dunque la sospensione dei termini decisa a metà dicembre. La Popolare di Sondrio e la Popolare di Bari, gli unici istituti in possesso dei requisiti a non aver ancora provveduto alla trasformazione in spa avranno tempo per mettersi in regola (la scadenza originale era fissata per il 27 dicembre).
Soddisfatto della decisione il presidente Assopopolari Corrado Sforza Fogliani: “La decisione di stamattina del Consiglio di Stato fa giustizia di una situazione creata dalla legge contro le Popolari. La politica non aveva provveduto e ci ha pensato la giustizia, risolvendo una situazione nella quale le banche che ancora non si sono convertite sono state inopinatamente poste, e ciò assumendo un ruolo di supplenza alla politica non solo legittimo ma che sarebbe stato doveroso da parte di altri. Ora la questione è del tutto aperta – ha continuato Fogliani – e certamente ci sono oggi le condizioni perché possa essere risolta salvaguardando la funzione essenziale delle banche territoriali e il ruolo insostituibile che le stesse svolgono a favore delle zone di appartenenza, anche salvaguardando la concorrenza da ogni oligopolio”.