BARROSO, ANTICIPARE IL FONDO PERMANENTE
Dopo il no al Fondo salva Stati della Slovacchia, è il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso a infondere la fiducia nei mercati: il fondo salva-Stati permanente, l’Esm, che sostituirà l’Esfs, deve essere anticipato al 2102 dal 2013. E ancora: Il fondo salva-Stati deve essere potenziato per essere più di uno scudo, deve avere un vera e propria potenza di fuoco. Le banche allungano e i listini si rincuorano chiudendo i rialzo dopo un avvio incerto: il Ftse Mib sale del 2,93% a 16.505,98 punti, il Dax del 2,21% il Ftse 100 dello 0,85% e il Cac del 2,42% .
Anche gli Stati Uniti sembrano aver superato con fiducia la delusione dei risultati di Alcoa, che apre tradizionalmente la stagione delle trimestrali, e il no del Senato al piano da 447 miliardi di dollari del presidente Obama. Wall Street ha aperto in rialzo e ora, anche grazie ai dati incoraggianti di PepsiCo, il Dow Jones viaggia a + 1,16% e il Nasdaq a +1,44% In Europa e oltreoceano, in assenza anche di segnali macroeconomici rilevanti, oggi i mercati hanno guardato alle prime indicazioni in arrivo sul piano della ricapitalizzazione delle banche dopo che Angela Merkel e Nicolas Sarkozy la scorsa domenica hanno raggiunto un accordo su un duraturo impegno su questo punto.
Barroso oggi ha presentato al Parlamento europeo la “road map” sulla stabilità della zona euro con il piano per ricapitalizzare le banche europee. Ribadendo l’importanza di un approccio coordinato, Barroso ha detto che deve essere basato su una valutazione delle autorità di supervisione che dovranno prevedere ”un ratio di capitale significativamente più elevato e della più alta qualità”. Per ricapitalizzarsi le banche dovranno prima trovare risorse private, poi chiedere l’intervento dei governi e solo come ultima istanza ricorrere al fondo salva-Stati Efsf. Inoltre, gli istituti in fase di ricapitalizzazione non potranno distribuire dividendi né bonus. Nel frattempo, aumenta la fiducia anche su un esito poistivo del nuovo voto sull’Efsf da parte del Parlamento slovacco che potrebbe arrivare già domani. In chiusura dei mercati europei il cambio euro dollaro quota a 1,38 mentre il petrolio Wti scambia a 85,80 dollari al barile.
MARCHIONNE TROVA L’ACCORDO CON I SINDACATI
SOTTO I RIFLETTORI IMPREGILO, FINMECCANICA E EDISON
Accelera nel pomeriggio il Ftse Mib guidato da Fiat. Il Lingotto balza del 7,75% dopo che oggi è stato raggiunto un pre accordo tra la Chrysler di Sergio Marchionne e i sindacati americani. L’accordo include investimenti per 4,5 miliardi di dollari per produrre entro il 2015 nuovi modelli, aggiornamenti di veicoli e componenti e prevede 2.100 nuovi posti di lavoro sempre entro il 2015. Bene anche Fiat Industrial (+6,27%) ed Exor (4,76%).
In luce sul paniere principale anche Pirelli che sale del 5,71%. Occhi puntati poi su tre casi: Impregilo (+3,80%) sale sulla prospettiva del pagamento dei lavori per la discarica di Acerra e sulle manovre di riassetto nell’azionariato dopo l’entrata del gruppo di costruzioni Salini che detiene l’8,13% del capitale; Finmeccanica (+3,17%) è in spolvero nell’attesa di una vendita a giorni di Ansaldo Sts ed Edison (+5,10%) corre dopo la conferma dell’intesa tra Edf e i soci italiani di Delmi. C’è attesa per il prezzo della “put” su cui si baserà il prezzo d’Opa.
CONTINUANO GLI ACQUISTI SU UNICREDIT
MATTEO ARPE SI PRESENTA AI DIPENDENTI DI PIAZZA MEDA
Allungano le principali banche dopo i primi dettagli del piano di ricapitalizzazione in preparazione a Bruxelles. Intesa chiude in rialzo del 4,88% e su Unicredit (+2,33% a 1,054 euro) continuano gli acquisti dei giorni scorsi sulle indiscrezioni dell’entrata di possibili soci nel capitale, tra cui il fondo sovrano di Singapore. Jp Morgan ha però tagliato il target price sul titolo a 1,05 da 1,4 euro mentre ha confermato la raccomandazione neutral. Mps sale dell’1,39%.
Debole il Banco Popolare (-0,30%). L’istituto ha fissato al 26 di novembre l’assemblea ordinaria e straordinaria per il passaggio dalla governance duale a quella tradizionale che prevede un solo Cda. Sul fronte della Popolare di Milano (+1,89%), oggi è iniziato il road show delle liste sostenute dai sindacati. Ai dipendenti si è presentato anche Matteo Arpe, chiamato a entrare nel consiglio di gestione da Marcello Messori, capolista dello schiaramento Fabi-Fiba.Nel pomeriggio si è poi tenuto il comitato esecutivo di Generali con all’ordine del giorno l’aggiornamento del piano strategico al 2014 e i risultati a fine agosto.
ATLANTIA, PER MORGAN STANLEY È OVERWEIGHT
STM TORNA IN POSITIVO
Atlantia (+5,50%) archivia un balzo in avanti dopo che Morgan Stanley ha alzato il giudizio a overweight dal precedente equal weight nonostante la riduzione del target price a 13,50 da 14,80. Il broker vede sul titolo un potenziale upside del 20%: l’attuale rischio regolatorio prezzato dalle azioni è eccessivo alla luce dell’alto dividend yield del 6,6%. A sostenere Atlantia anche i dati relativi al traffico rilasciati ieri. Nei primi nove mesi dell’anno la società ha registrato un calo dello 0,9% annuo, contro il -1,2% dei primi sei mesi.
Dopo le vendite della mattinata anche Stm (+1,54%)si riprende in scia delle Borse europee. Le vendite della mattinata erano motivate dai timori innescati dalla olandese Asml, primo produttore europeo di apparecchiature per la produzione di chip che ha giudicato il 2012 “un anno difficile su cui non è lecito far previsioni”.
FERRAGAMO SI RAFFORZA IN INDIA
DIASORIN, CAMPARI E BPER IN ROSSO
Il mercato indiano si conferma generoso di soddisfazioni per Ferragamo (+3,02%) che nel 2011 si avvia a chiudere il suo migliore anno nel Paese grazie a vendite in aumento del 40%. Nei prossimi 3-5 anni il gruppo del lusso intende portare a 10 il numero dei negozi espandendo la presenza anche in altre citta’ oltre che New Delhi e Mumbai. Sull’Ftse Mib chiudono in rosso Diasorin (-1,53%), Campari (-0,82%) e Bper (-1,38%).