Maria Elena Boschi ne «uscirà alla grande, non ha nulla da nascondere». Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, parlando a “Radio anch’io”, interviene sul dissesto di Banca Etruria e prova a stoppare le polemiche sulla collega di governo, contro cui il M5S ha presentato una mozione di sfiducia. Nella vicenda delle quattro banche salvate dal fallimento, il governo rinnova poi la fiducia nell’operato sia di Banca d’Italia che di Consob, anche se singoli casi andranno verificati. E prepara nuove misure per velocizzare lo smaltimento delle sofferenze.
“Le istituzioni sono solidali e sono forti. Il governo ha piena fiducia in Bankitalia e ha piena fiducia in Consob”, ha detto Padoan, aggiungendo che “nessuno scarica il barile su nessun altro”. “Ci sono state, e andranno verificate, delle responsabilità individuali in alcuni istituti bancari e alcuni segmenti operativi del sistema bancario, che andranno verificati caso per caso. Le istituzioni e il sistema rimangono solide”, ha detto ancora il ministro.
Il governo ha proposto, con un emendamento alla legge di Stabilità, di attivare un fondo da 100 milioni, per compensare in parte alcuni dei circa 10.500 titolari di obbligazioni subordinate delle quattro banche Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFe, azzerate assieme alle azioni nell’ambito del piano di salvataggio che ha permesso l’uso del Fondo di risoluzione per 3,6 miliardi.
Il ministro ha ribadito che i più deboli saranno tutelati per primi ma che “è ancora presto per parlare di soglie, è una questione complessa, bisogna mettere in moto un meccanismo arbitrale, cosa che faremo”.
Parlando della situazione dei crediti bancari deteriorati, Padoan ha anche detto che “il governo prenderà altre misure per velocizzare la gestione delle sofferenze”. “Continueremo ad agire in termini di smaltimento”, ha sottolineato il responsabile dell’Economia, specificando che “il sistema bancario è solido e la dimostrazione paradossale di questa solidità è che, a differenza dei sistemi bancari di altri paesi che hanno dovuto usare ingenti quantità di denaro pubblico, cosa che da noi non è avvenuta, è uscito indenne da una recessione che ha portato via più del 10% del Pil”.