La Camera dei deputati voterà oggi la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle di sfiducia personale al ministro delle Riforme Maria Elena Boschi in relazione al provvedimento salva-banche. Slitta invece a gennaio il voto di sfiducia all’intero governo Renzi avanzata dalle opposizioni e in particolare dal capogruppo di Forza Italia, Brunetta, che ha spaccato il partito in due.
Alla Boschi i grillini rimproverano il conflitto d’interesse essendo stato suo padre il vicepresidente della Banca dell’Etruria e del Lazio. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, difendendo a spada tratta la Boschi, si è chiesto in che cosa mai consisterebbe il presunto conflitto d’interesse, di cui non si vedono i presupposti.
Sulla carta il Governo ha i numeri per respingere la sfiducia ma sarà interessante vedere gli schieramenti e le motivazioni con cui i diversi gruppi parlamentari motiveranno il loro orientamento. Scontato l’appoggio alla sfiducia dei grillini e della Lega mentre i rancori personali contro Renzi porteranno anche la Sinistra degli ex Fassina e D’Attorre a votare contro al Boschi.
Particolarmente interessante si preannuncia l’intervento del capogruppo del Centro democratico, Bruno Tabacci che dieci anni fa guidò la commissione d’indagine parlamentare sulle banche per via delle truffe legate ai Cirio bond, a Parmalat e ai bond argentini: Tabacci difenderà la Boschi e il Governo ma criticherà la decisione di aver incluso la Popolare dell’Etruria tra le Popolari trasformabili in spa quando già si sapeva delle sue condizioni di dissesto.
