E’ necessario un paracadute finanziario pubblico che completi il Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. A dirlo è l’Ocse nel suo rapporto sull’Eurozona presentato oggi a Bruxelles. Secondo l’organizzazione parigina è fondamentale che il Fondo sia “sufficientemente capitalizzato”.
Nel Rapporto sono contenute anche le raccomandazioni ai Governi dell’Eurozona, cui il segretario dell’Ocse Angel Gurria consiglia di consolidare i bilanci “preservando i necessari investimenti pubblici nell’educazione, nelle infrastrutture, nell’innovazione e negli altri programmi che favoriscono la crescita economica”.
Secondo il segretario Ocse “L’Eurozona sta cominciando a mostrare i segni della ripresa lungamente attesa, ma la situazione globale è ancora fragile in conseguenza delle difficoltà di alcuni paesi emergenti e dell’azione di politica monetaria della Federal Reserve ancora largamente non nota”.
Nei Paesi dell’Eurozona è necessario “limitare l’esposizione delle banche al debito di un singolo emittente sovrano”. Per quanto riguarda il debito pubblico, poi, Italia, Grecia, Portogallo e Irlanda devono ancora fare un lungo cammino per portarlo a livelli adeguati.
Grandi sforzi, inoltre, dovranno essere fatti sul fronte della disoccupazione, evitando che diventi un problema ciclico piuttosto che strutturale. La ricetta dell’Ocse è quella “ridurre il cuneo fiscale per aumentare gl’incentivi all’occupazione”.