Notizie in chiaroscuro per le banche dalla legge di Stabilità. La versione definitiva del provvedimento non contiene la misura più temuta nel mondo finanziario, ovvero l’aumento della tassazione sulle rendite (si era parlato di rincaro dell’aliquota dal 20 al 22%). Eppure, è diventato realtà il rincaro dell’imposta di bollo sulla gestione titoli: l’aliquota sale al due per mille, misura che porterà 900 milioni in più nelle casse dello Stato.
Dal 2014, inoltre, alle banche e agli altri intermediari finanziari sarà concessa la facoltà di ammortizzare le svalutazioni dei crediti non più esigibili: potranno così ripulire i bilanci, mentre lo Stato prevede d’incassare tasse per 2,2 miliardi solo nel 2014.
Via libera, infine, alla rivalutazione delle quote detenute dalle banche nel capitale della Banca d’Italia. Saccomanni ha spiegato che l’operazione è allo studio di una commissione dell’Istituto centrale.