Proseguono a pieno ritmo le iniziative delle banche in Italia sulla sospensione delle rate o allungamento dei finanziamenti alle Pmi. Tra ottobre 2013 e ottobre 2016 sono state accolte complessivamente 60.150 domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 20 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 2,4 miliardi di euro.
Inoltre, sono state accolte 10.962 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 2,9 miliardi di euro di debito residuo. Questo il risultato del monitoraggio – comunica Abi – che considera i risultati in corso dell‘Accordo per il credito 2015’, iniziativa siglata il 31 marzo 2015 con tutte le altre Associazioni di Impresa e in vigore fino al 31 dicembre 2017, con il precedente ‘Accordo per il credito 2013’.
L’analisi relativa alla distribuzione delle domande per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
• il 25,4% è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”;
• il 14,4% è riferito ad imprese del settore “industria”;
• il 18,5% è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”;
• il 9% è riferito ad imprese del settore “artigianato”;
• il 6,9% è riferito ad imprese del settore “agricoltura”;
• il restante 25,8% agli “altri servizi”.
Si sottolinea che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.