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Banche ma anche Saipem, Fca, Telecom affondano la Borsa

Il tracollo di Deutsche Bank affossa i listini europei mentre oltroceano a mettere in allarme le Borse è il primo faccia a faccia Trump-Clinton in agenda questa notte negli States. In questo clima di tensione inizia in salita la nuova settimana dei mercati finanziari.

Piazza Affari cede così l’1,58% schiacciata dal peso dei titoli bancari: Mediobanca -3,89%, Unicredit -3,63%, Intesa -1,15%, Ubi -2,29%, Bpm -2,75%, Banco Popolare -2,33%. Controcorrente va invece Mps che sale dell’1,43% nel giorno del primo Cda a guida Morelli che dovrebbe fissare la data di presentazione del piano industriale, che arriverà verso la fine di ottobre. Il documento (al quale i vertici della Banca stanno lavorando insieme a McKinsey) sarà il punto di riferimento per trattare l’ingresso di nuovi soci.

Parigi perde l’1,8%, Londra l’1,32% e chiaramente Francoforte fa peggio cedendo il 2,19% con Deutsche Bank che ruzzola di oltre il 7%. Il titolo ha fatto segnare stamane il nuovo minimo storico a 10,70 euro e da inizio anno ha dimezzato il suo valore: continuano a pesare, oltre alle pesanti perdite e al nodo dei derivati, le incertezze legate alla maxi richiesta da 14 miliardi di dollari, fra multe e risarcimenti, avanzata dalle autorità Usa per le irregolarità commesse nella crisi dei subprime. 

Poco ha potuto l’indice Ifo tedesco risultato migliore delle attese: a settembre l’indice è salito a 109,5 punti, a fronte del 106,3 di agosto (106,2 le previsioni del mercato).

A Francoforte le vendite hanno invece premiato il gruppo chimico Lanxess dopo l’annuncio dell’acquisizione dell’americana Chemtura per 2,4 miliardi di euro. Si tratta della maggiore operazione nella storia di Lanxess, ex divisione del gruppo Bayer (lo scorporo risale al 2004 ndr), che intende in questo modo espandersi sensibilmente in Nordamerica.

In mattinata, nel corso della conferenza stampa indetta dallo European Systemic Risk Board, il consiglio che si occupa di monitorare i rischi sistemici dell’Unione Europea, Mario Draghi, presidente della Bce, ha respinto al mittente le accuse rivolte alla Bce da esponenti del settore bancario continentale che hanno sostenuto che i bassi tassi d’interesse e soprattutto i tassi negativi sui depositi (in altre parole il Quantitative Easing), abbiano causato la compressione dei margini d’interesse, riducendo dunque la redditività delle banche europee. E ha rilanciato: “L’area Euro ha troppe banche”, ha detto Draghi spiegando che sarebbe questo uno dei fattori chiave che causa la bassa redditività degli istituti di credito continentali.

Lo spread Btp-bund si allarga a 129 punti base e rendimento all’1,19%.

Il Tesoro si presenta all’asta di fine mese a medio lungo termine con titoli fra  7 e 8,5 miliardi che includono il nuovo benchmark quinquennale con cedola facciale tagliata a 0,35% (da 0,45%). La presentazione delle domande è fissata entro le 11 del 29 settembre.

A Wall Street il mercato inizia a ragionare sugli impatti delle presidenziali: per gli analisti di Citigroup la vittoria di Trump impatterà negativamente sui listini. Sul fronte macroeconomico è salito a -3,7 punti l’indice manifatturiero della Fed Dallas in settembre

Gli indici viaggiano in rosso: S&P500 lo 0,71%, Dow Jones cede lo 0,78%. Ben intonato invece il petrolio in attesa del meeting informale dell’Opec che si terrà a margine dei lavori del Forum Internazionale dell’energia in agenda da oggi a mercoledì: il Brent sale del 3,29% a 47,4 dollari al barile e il Wti del 3,42% a 46 dollari al barile. Il cambio euro dollaro sale dello 0,39% a 1,127195.

A Piazza Affari  le vendite travolgono come detto il comparto bancario. Peggior titolo del Ftse Mib è però Saipem che cede il 3,97%. Tra i peggiori anche Fca -3,65%.

Si mette invece in evidenza Recordati +3,38% che beneficia delle indiscrezioni su offerte di acquisto da parte di società farmaceutiche cinesi.

Fuori dal Ftse Mib scatta Leone Film Group +29,76% a 2,66 euro per azione dopo che la regista e produttrice spagnola Maite Bulgari, moglie di Paolo Bulgari, ha rilevato il 10,6% della società al prezzo di 4 euro per azione. L’accordo con Leone Film Group punta all’espansione nell’ambito delle Fiction Tv, in particolare prevede il co-sviluppo e la co-produzione di contenuti televisivi tra Anthos, la società di produzione di Maite Bulgari, e Leone Film Group.

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Categories: Finanza e Mercati