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Banche italiane: Moody’s (a sorpresa) migliora l’outlook

Wikimedia Commons Jonathunder

Con una mossa più che mai inattesa dai mercati, l’agenzia di rating americana Moody’s ha deciso di migliorare l’outlook sulle banche italiane, portandolo da negativo a stabile.

L’agenzia motiva la decisione spiegando che l’anno prossimo il comparto bancario del nostro Paese proseguirà lungo il percorso della riduzione degli Npl. Inoltre, prosegue Moody’s, le condizioni di finanziamento degli istituti miglioreranno, mentre i livelli di capitale rimarranno stabili.

“Prevediamo che i prestiti problematici delle banche italiane scenderanno nel 2020 per il quinto anno consecutivo – ha sottolineato Fabio Iannò, vicepresidente senior di Moody’s – Tuttavia, secondo i dati dell’Autorità bancaria europea, il loro rapporto dell’8% rimane più che doppio rispetto a quello della media dell’Unione europea, pari al 3%. Teniamo anche conto delle nostre previsioni per una crescita debole ma positiva del Pil italiano e delle nostre prospettive stabili sul rating del debito sovrano italiano”.

E ancora: “Le banche italiane avranno una redditività stabile o moderatamente migliore nel 2019 e 2020 grazie ai minori costi di finanziamento all’ingrosso, al minor costo del rischio e ai guadagni in efficienza derivanti dalle recenti iniziative di ristrutturazione. Gli indici di capitale sembrano destinati a rimanere stabili, con quasi tutti i finanziatori che segnalano buffer confortevoli al di sopra dei requisiti normativi”.

Quanto all’emissione di debito all’ingrosso delle banche italiane, “è aumentata nel 2019 da un livello basso nel 2018 – continua Iannò – I loro costi di finanziamento sono diminuiti con il restringimento degli spread delle obbligazioni sovrane nazionali, sebbene questi rimangano volatili. La generazione degli utili è debole a causa delle perdite ancora elevate sui prestiti e dei costi operativi elevati”.

Anche in scia alle valutazioni di Moody’s, i principali titoli bancari viaggiano in positivo a Piazza Affari: Intesa Sanpaolo +1,6%, Unicredit +1%, Banco Bpm+3% (miglior titolo del Ftse Mib, che negli stessi minuti sale dell’1,2%) e Ubi Banca +1,8%.

Allo stesso tempo, Moody’s ha tagliato il rating di Atlantia da Baa3 a Ba1 e quello di Autostrade per l’Italia (Aspi) da Baa2 a Baa3. Confermato il rating Baa2 di Aeroporti di Roma (Adr). Per tutte e tre le società l’outlook rimane negativo. L’agenzia ha spiegato i declassamenti con le persistenti incertezze sul futuro delle concessioni autostradali.

Infine, S&P Global Ratings ha rivisto l’outlook su Salini Impregilo da negativo a positivo. Confermato il rating BB-, ma l’agenzia spiega che entro il prossimo anno sarà possibile un upgrade in caso di riduzione dell’indebitamento grazie al positivo andamento dei flussi di cassa e al rifinanziamento del bond da 600 milioni in scadenza nel 2021.

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