Dopo quattro giornate di continui e pesanti ribassi le Borse europee provano a rialzare la testa. A Milano l’indice FtseMib risale dello 0,97% oltre quita 21 mila punti con l’eccezione del lusso colpito dal terremoto finanziario dei mercati asiatici.
La Borsa di Parigi sale dello 0,5%, Francoforte +0,1%, Londra +0,4%. Il premier greco Alexis Tsipras ha parlato stamattina al Parlamento europeo dicendo che il governo fornirà proposte concrete e dettagliate nei prossimi 2-3 giorni. Intanto il ministero delle Finanze di Atene ha smentito indiscrezioni stampa secondo cui si starebbe preparando a pagare pensioni e stipendi con dei “pagherò”, una sorta di seconda valuta temporanea.
Il mercato dei titoli di Stato è in ripresa: il Btp decennale è scambiato a un rendimento del 2,22% con spread a 157, in calo di 5 punti base. Continua intanto, la discesa del petrolio, per effetto del crollo della Borsa cinese che sta colpendo l’intero fronte delle materie prime: Brent a 56,3 dollari al barile (-0,9%), Wti a 52 dollari (-0,6%).
Risalgono le banche, in contemporanea con l’assemblea Abi. Il presidente Antonio Patuelli ha messo in guardia contro le regoel sui capitali imposti dalla Ue: “gli strappi che le banche potrebbero subire potrebbero produrre altri strappi in Italia. Boccata d’ossigeno per Monte Paschi +3,8%: la banca senese ha perso nelle ultime sette sedute oltre il 25%.
Unicredit +2%, Intesa +2,1%. Avanzano Mediobanca +2,2% e Banco Popolare +2,8%,Pop. Emilia +3,3%. Brilla Telecom Italia +3%: il premier Renzi ha evitato l’incontro con il top management di Vivendi, primo azionista di Telecom con il 14,9%, mentre continuano le indiscrezioni sul possibile ingresso nell’azionariato della Cassa Depositi e Prestiti. Il pdg di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, non ha escluso altri acquisti di titoli dell’ex incumbent. Tarak Ben Ammar, già nel cda per conto di Telco, resterà ai vertici come rappresentante dell’azionista francese.
Reagiscono, nonostante i nuovi cali del greggio, i titoli del petrolio: Eni +1,1%, Saipem [SPMI.MI] +1,6%, Tenaris +1,7%. Avanza anche Enel +1,3%, insieme a Snam +0,8% e Terna +0,8%. Brilla A2A +2%.
La crisi dei mercati cinesi colpisce i settori auto e lusso. In Europa l’indice peggiore è quello del settore Automotive (-1,8%), zavorrato dai ribassi delle Case tedesche per le quali la Cina è un grande mercato: Daimler -1,9%, Bmw -2,5%, Volkswagen -1,3%. Rallenta anche Fiat Chrysler -0,7%.
Deboli gli altri industriali. Scendono StM -0,3% e Prysmian [PRY.MI] -0,5%.
Sempre per la Cina scendono i titoli del lusso, in particolare Ferragamo -3,8%, Tod’s -2,5%, Moncler -0,2%, Yoox -1%.