Lente d’ingrandimento sul nostro sistema bancario, finanziario e assicurativo e sulle tutele di clienti e risparmiatori. È fresco del sì dell’Aula del Senato il via libera all’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sui nostri istituti, per indagare su vicende e comportamenti che hanno provocato crisi e fallimenti bancari dell’ultimo decennio e, più in generale, per monitorare il complessivo funzionamento del sistema finanziario del Paese, con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori, all’accesso al credito di giovani famiglie e imprese, incluse quelle micro, piccole e medie.
Già nelle due precedenti legislature, il Parlamento aveva ravvisato la necessità di istituire una Commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario italiano. Ora il sì di Palazzo Madama per questa commissione, peraltro monocamerale, istituita da solo 14 senatori nominati dal presidente del Senato, in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo.
Compiti e poteri della Commissione d’Inchiesta sul sistema bancario
Ampio il campo d’azione della commissione, partendo dalla documentazione raccolta dalla commissione delle banche della XVIII legislatura: 1) acquisire dati e informazioni circa il funzionamento del sistema bancario, finanziario e assicurativo, anche al fine di tutelare i risparmiatori; 2) in relazione alla concessione del credito, esaminare la normativa per evitare il formarsi di tassi usurai e il fenomeno dell’anatocismo bancario; 3) acquisire informazioni sulle situazioni di crisi che hanno visto coinvolti istituti bancari, finanziari e assicurativi; 4) analizzare il finanziamento degli organismi di risoluzione delle controversie in relazione alla tutela del risparmio; 5) analizzare la normativa delle banche popolari e di credito cooperativo; 6) analizzare la normativa di settore e monitorare lo sviluppo della finanza digitale con un’attenzione alle criptoattività; 7) monitorare il fenomeno della desertificazione bancaria; 8) analizzare l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’utilizzo dei cloud nei settori citati; 9) analizzare e monitorare lo sviluppo dei modelli di finanza sostenibile; 10) analizzare la disciplina in materia di non performing exposure, cioè i crediti deteriorati, nelle loro varie articolazioni; 11) analizzare la disciplina per prevenire e contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo; 12) analizzare la disciplina fiscale sulle attività finanziarie al fine di incentivare l’afflusso del risparmio verso l’economia reale; 13) verificare le condizioni di risparmio in Italia; 14) verificare in che modo sia data attuazione al Fondo indennizzo risparmio, il cosiddetto FIR; 15) analizzare i modelli di governo, le procedure di governance e quanto ad esse connesso delle autorità nazionali di vigilanza a tutela di risparmio; 16) analizzare l’adeguatezza e l’efficacia della disciplina sulla collocazione dei prodotti ad alto rischio.
È previsto che la Commissione proceda con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. Alla Commissione, limitatamente all’oggetto di sua competenza, non possono essere opposti i segreti d’ufficio, professionale o bancario.
Sull’attività svolta si potrà presentare una relazione annuale al Senato.