Dietro i bond, la garanzia dello Stato italiano. Quattordici istituti di credito hanno emesso obbligazioni garantite dallo Stato per un totale di 38,4 miliardi di euro. In vista del pronti contro termine della Bce a tre anni, le 14 banche hanno ottenuto l’ammissione alla quotazione al Mot, il Mercato telematico delle obbligazioni. Infatti, affinché questi titoli possano essere utilizzati come collaterali al pronti contro termine da 489,2 miliardi annunciato dalla Bce, devono essere quotati su un mercato. Questi bond garantiti, grazie a quanto previsto nella manovra del Governo Monti, saranno utilizzati come collaterale per ottenere i prestiti dalla Banca centrale europea. La durata di tali bond – con l’eccezione del triennale della Popolare Vicenza – è di 3 o 6 mesi. Il breve termine è garanzia della massima flessibililità alle banche.
In un comunicato di Borsa Italiana si legge che Intesa Sanpaolo ha emesso un’obbligazione per 12 miliardi di euro, Mps per 10 miliardi, Unicredit per 7,5 miliardi, Banco Popolare per 3 miliardi, Popolare Vicenza per 1,5 miliardi, Carige per 1,3 miliardi, Dexia Crediop per 1,05 miliardi, Popolare Sondrio per 1 miliardo, Credem per 800 milioni, Bper per 750 milioni, Icrrea Bancaimpresa per 650 milioni, Creval per 500 milioni, Iccrea per 290 milioni e, infine, Banca Etruria per 100 milioni.
