Chiusura positiva per Piazza Affari, 22.552 punti, +0,97%, in rialzo con le banche e le proposte della Commissione europea sui crediti deteriorati, dopo i cali delle scorse sedute a causa dei timori di una stretta sugli Npl da parte della Bce. Fa ancor meglio Madrid, +1,34%, in scia alla dichiarazione d’indipendenza a metà della Catalogna. Oggi il premier spagnolo Mariano Rajoy chiede però di chiarire le intenzioni, aprendo la strada all’applicazione dell’art. 155 della Costituzione, che consentirebbe di sospendere l’autonomia della regione e ammonisce: “Non può esserci mediazione fra la legge democratica e l’illegalità”.
Migliora il clima e si rianima il secondario italiano, mentre la Camera vota la prima fiducia alla legge elettorale. Il Btp 10 anni riduce il rendimento al 2,16% e lo spread con il Bund tedesco a 170.90 punti base, -3,09%. Restano in rosso invece i Bonos spagnoli.
Piatte Francoforte, +0,17%, Parigi -0,02%, Londra -0,06%.
Apertura sottotono per Wall Street, anche se i listini principali al momento risultano lievemente positivi. Bene BlackRock e Delta Air Lines dopo i conti, in attesa che la stagione delle trimestrali entri nel vivo, domani, con le prime banche (Citigroup e JPMorgan). I mercati attendono anche i verbali della Fed del Comitato Federale dello scorso 20 settembre, che saranno diffusi in serata. Da segnalare infine che Donald Trump vuole decuplicare l’arsenale nucleare americano. Secondo quanto rivela Nbc News la richiesta shock sarebbe stata avanzata dal presidente americano ai vertici militari statunitensi lo scorso luglio.
L’euro si apprezza sul dollaro dello 0,3%, portando il cross a 1,184. In lieve calo il petrolio, Brent -0,5%, 56,08 dollari al barile. Stabile l’oro, intorno a 1288 dollari l’oncia.
Mentre la Ue rilancia l’unione bancaria, dopo giorni di passione sul Ftse Mib, le banche riprendono fiato e recuperano parte delle perdite subite. La migliore è Banco Bpm, +4,8%, seguita da Ubi +3,9% e Bper +3,49%. Positiva Unicredit, +2,06%, nonostante il Fondo Monetario la includa fra nove banche sistemiche che faticheranno a “generare rendimenti sostenibili anche nel 2019”.
Poco sotto la parità Intesa, -0,07%, dopo il downgrade di JPMorgan. Brillante Unipol +3%, sostenuta anche da nuove indiscrezioni sull’accordo di bancassurance con Banco Bpm. In spolvero Telecom, +2,25% e, sempre in area Vivendi, si registra qualche presa di profitto su Mediaset -0,56%. In fondo al listino Saipem, -3,62%, che affonda con il taglio della raccomandazione da buy a neutral, da parte di Goldman Sachs. Le vendite si concentrano su Tenaris -1,54%; Azimut -0,72%; Leonardo -0,58%; Luxottica -0,44%.