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Banche e Fca spingono Piazza Affari al ribasso

Le forti perdite delle banche mandano in rosso la Borsa di Milano (-1,98%) – Male anche Fca (-4,3%) – In controtendenza Cnh, Snam, Mediolanum e il lusso – Francoforte e Parigi fanno peggio di Piazza Affari.

Vendite sui listini europei e a Wall Street, complici i dati americani tutti sotto le aspettative. Le principali piazze europee chiudono in rosso: Parigi -2,82%, Londra -1,27% e Francoforte -2,73%.

Dopo tre giorni di rialzi a Piazza Affari cede l’1,98%. Tornano le vendite sulle banche proprio nel giorno in cui si attende il decreto sui rimborsi agli obbligazionisti delle quattro banche salvate a fine 2015 e sulle procedure per il recupero dei crediti deteriorati. Le vendite colpiscono il settore nonostante la presentazione questa mattina alla comunità finanziaria del fondo Atlante. Il presidente della Sgr che gestisce il fondo, Alessandro Penati, ha spiegato che i Npl delle banche non saranno comprati a prezzo di libro ma il prezzo dipenderà da una serie di fattori.

Lo spread Btp-bund balza di 4,5 punti percentuali a 127,8 punti e rendimento all’1,56%. Sul fronte macro in Italia a marzo la disoccupazione è calata all’11,4%, sui livelli più bassi dal 2012. Allo stesso tempo però l’inflazione è scesa a -0,4%, il peggior dato da gennaio 2015. Negli Usa la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan di aprile si è attestata ad 89 punti, sotto le stime e l’indice Pmi Chicago di aprile è calato a 50,4 punti, sempre sotto le attese. A Wall Street gli indici sono deboli: occhi su Amazon mentre le vendite colpiscono ancora Apple.

Forti vendite sul biglietto verde con il cambio euro dollaro sale dello 0,78% a 1,144. Il petrolio Wti scivola dello 0,85% a 45,64 dollari al barile. Acquisti sullo yen che sale dopo che la Bank of Japan nella riunione di ieri non ha annunciato nuovi stimoli monetari.

A Piazza Affari Unicredit è il peggior titolo con un calo del 5,28%. Ma le vendite non colpiscono solo i titoli delle banche. In fondo al paniere delle blue chip c’è anche Stm -4,53%, Fca -4,3% e Saipem -3,91%. L’automotive risente delle vendite in tutta Europa. Riprende quota invece Cnh Industrial che dopo i cali chiude a +1.37%, miglior titolo delle blue chip. Eni non riesce a invertire la rotta nel giorno dei risultati del primo trimestre superiori alle attese e chiude in calo dell’1,39%. In controtendenza sul Ftse Mib, in evidenza seguono i rialzi di Cnh, il lusso e le utility: Luxottica +1,67%, Moncler +0,71%, Terna +0,29% e Snam +0,19%.

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