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Banche e Borsa ko, ma Mps, Snam e Terna recuperano

SALE LO SPREAD, DRAGHI NEL MIRINO. TONFO DELL’ENI, SALE SOLO MPS

L’Arabia Saudita abbassa i listini del greggio, le Borse finiscono in ginocchio. Anche questo può capitare in una situazione ad alta tensione, dominata da nuove spinte recessive nell’Eurozona. Ieri il future del greggio tipo Brent è scivolato a 82,4 dollari il barile, in ribasso del 2,7%, sui minimi dal 2010.

La Borsa di Milano recupera dai minimi della seduta (-3,5%): l’indice Ftse Mib perde il 2,35%. A quota 18.914. Altrettanto pesante il calo di Madrid -2,08%. In calo anche Parigi -1,52% e Francoforte -0,87%. Londra -0,49%. I Btp, dopo un avvio positivo, hanno invertito la rotta: lo spread si è spostato da dal minimo di seduta, a 153, fino a toccare i 163 punti base. Secondo i rumors raccolti da Reuters, diversi banchieri nazionali sono decisi a mettere in discussione la guida, troppo autonoma, di Mario Draghi.

Nel corso della mattinata è arrivata l’attesa revisione al ribasso delle stime sulla crescita del Pil da parte della Commissione Europea, nel bollettino diffuso oggi è contenuta anche una previsione preoccupante sull’inflazione, stimata in rialzo solo dello 0,8% nel 2015, molto meno delle previsioni più pessimistiche della Bce.Intanto il membro del direttorio, l’austriaco Ewald Nowotni, ha dichiarati che per quest’anno non ci sarà acquisto di titoli di Stato.Tornando all’andamento del petrolio, Eni segna un calo del 3,5%, Saipem del 4,8%. L’indice Stoxx delle società petrolifere europee perde il 3,8%. 

In controtendenza nel settore bancario MontePaschi che sale del 5,5%, incurante delle conseguenze del giallo dell’investitore da Hong Kong: stamattina Exane ha alzato la raccomandazione a Outperform da Neutral. Banca Carige guadagna il 7%. Più debole il resto del comparto: Unicredit perde il 3%. Ubi Banca -5%, Intesa -3,6%, Banco Popolare -3,1% e Banca Popolare di Milano -4,5%. Recuperano le utilities: Snam risale del 3,5% (ieri ha perduto l’11%) Terna dello 0,2%. Si spegne la ripresa dell’ Enel -1,4% come Enel Green Power -1,4%.

Ieri sera l’Autorità per l’Energia ha diffuso una precisazione sulle modalità del calcolo delle tariffe, in particolare, viene chiarito nella nota che terrà conto dell’inflazione reale: nel documento diffuso venerdì sera questo passaggio non c’era. Dovrebbe venir meno la minaccia di una revisione in negativo del quadro della regolazione. In ribasso anche Fiat Chrysler Automobiles perde l’1,5%. StM è in ribasso dell’1,2%. Finmeccanica perde il 3%. Nel segmento del lusso, tonfo di Yoox -6% e Ferragamo -3,7%. Moncler è ancora in ribasso, Tod’s -3,5%. 

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Categories: Finanza e Mercati