Rallenta la corsa del virus in Italia, ma ad alimentare un cauto ottimismo sui mercati sono le notizie in arrivo dalla Cina e dai laboratori Usa.
L’indice Pmi sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende manifatturiere cinesi è tornato a segnare espansione in marzo, essendo salito a quota 53, dai minimi record del mese scorso, quando era crollato a 35,7. Non è ancora il ritorno alla normalità, ma l’industria è ripartita di slancio. I consumi, spinti dai voucher del governo (sconti su tutto, anche sulle auto), seguiranno.
ABBOTT E JOHNSON & JOHNSON ALIMENTANO LE SPERANZE
Due annunci hanno dato la scossa a Wall Street: il colosso del pharma Johnson & Johnson (+8%) ha reso noto il via libera alla sperimentazione su pazienti di un vaccino contro il Covid-19. Washington contribuirà con un miliardo di dollari al farmaco che potrebbe essere pronto a inizio 2021 grazie all’acceleratore messo a punto dalla fondazione Melinda e Bill Gates. Intanto, Abbott (+7%) ha annunciato il lancio di un kit ultraveloce per la diagnosi del virus: in cinque minuti è possibile avere un primo responso sommario, 13 minuti per avere il risultato definitivo.
Nell’attesa della liberazione, il virus continua a colpire: s’allungano un po’ ovunque, dall’Italia agli Usa, i tempi della chiusura delle città. Anche la Russia si adegua all’emergenza. E, soprattutto, sale il numero delle vittime. Ma le Borse già guardano oltre.
SALE SHANGHAI, VOLA L’INDICE S&P 500
Stamattina il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen guadagna lo 0,5%, l’Hang Seng di Hong Kong l’1%, il Kospi di Seul l’1,5%. Il Nikkei di Tokyo perde lo 0,6%. Il Giappone ha già stabilito la nuova data per le Olimpiadi: il via è fissato per il 23 luglio 2021.
Grande animazione sui mercati Usa, al quarto guadagno nelle ultime cinque sedute: il Dow Jones è salito ieri del 3,19%, S&P 500 +3,35%, Nasdaq + 3,62%. In evidenza Microsoft (+7%).
Il dollaro, generalmente poco mosso nei confronti delle altre valute di riferimento, si apprezza sullo yen del Giappone, si indebolisce rispetto allo yuan della Cina ed è vicinissimo ai massimi della storia sul rand del Sudafrica: il debito della prima economia africana è stato declassato venerdì da Moody’s a spazzatura.
TRUMP E PUTIN A CONSULTO SUL PETROLIO
Il petrolio Brent rimbalza debolmente a 23 dollari il barile, +1%, dal -8,7% di ieri. In serata, Donald Trump e Vladimir Putin hanno parlato al telefono di iniziative in grado di stabilizzare il mercato del petrolio, dove il surplus generato dal crollo della domanda sta spingendo in negativo i prezzi del greggio stoccato.
Euro in calo a 1,102 su dollaro. Martedì prossimo i ministri delle Finanze dell’Eurogruppo cercheranno un accordo per uscire dallo stallo sui Coronabond che non hanno superato l’opposizione di Germania e Olanda. Si cercherà una soluzione per attingere liquidità attraverso un meccanismo incrociato con la Banca Europea degli Investimenti.
AL VIA OGGI L’ASTA DEI TITOLI A LUNGO (8,75 MILIARDI)
Il Tesoro italiano oggi concluderà la tornata delle aste di fine mese. Saranno offerti Btp a 5, 10 anni, Ccteu e Btp decennale off-the-run. La quantità totale in emissioni (8,5 miliardi) non supera quanto offerto a fine gennaio (8,75 miliardi), a conferma del ritmo sostenuto ma non esagerato con cui il Tesoro sta seguendo il proprio percorso di approvvigionamento.
PIAZZA AFFARI RIMBALZA NEL FINALE
Ieri le Borse europee, in territorio negativo nella prima parte della seduta, hanno preso la via del rialzo sull’onda delle notizie da oltreoceano. Assai più complicata la situazione del mercato obbligazionario, dove la Bce è dovuta intervenire con forti acquisti sui Btp.
Piazza Affari (+0,3%) ha trovato la via del rialzo nell’ultima mezz’ora, dopo una seduta incerta, portandosi in chiusura a quota 16,872 punti base.
FRANCOFORTE +1,9%. AL VIA LA PATENTE DELLA SALUTE
Più tonica Francoforte (+1,9%). Al Centro Helmholtz per la ricerca sulle infezioni di Braunschweig stanno lavorando a un progetto di test di massa, 100 mila al giorno, allo scopo di verificare la presenza degli anticorpi giusti per essere immuni dal virus. E tornare a lavorare.
Parigi +0,62% nonostante la frenata dei bancari, zavorrati dalla prospettiva del rinvio delle cedole. Bnp Paribas perde il 5,44%, Soc Gen -5,06%.
BORSE, ZURIGO ALLA CONQUISTA DI MADRID
Fuori dalla zona euro, bene Londra (+1,17%. La migliore è Zurigo (+2,27%), la peggiore Madrid (-1,74%). Proprio ieri la società di gestione della Borsa elvetica si è avvicinata al controllo della Bolsa spagnola: Euronext si è ritirata, lasciando campo libero all’offerta di Six (2,8 miliardi di euro).
LO SPREAD SOPRA 200. OGGI L’ASTA BTP
Il rendimento del Btp peggiora a 1,48%, (+16 punti base) dopo aver superato la soglia di 1,5%. Lo spread si è allargato a 202 punti base. Il Bund tratta a -0,53% (-5 punti base).
Nel pomeriggio è andata deserta la riapertura dell’asta del Bot a sei mesi di venerdì, offerto agli specialisti per 700 milioni aggiuntivi.
CEDOLE SOLO A OTTOBRE? INTESA E UNICREDIT SOFFRONO
Le tensioni sullo spread, ma ancor di più la raccomandazione della Bce di rinviare i dividendi almeno fino ad ottobre, hanno pesato sul comparto del credito. Analoga raccomandazione potrebbe arrivare alle Assicurazioni dall’Ivass.
Intesa Sanpaolo (-6%) ha detto che del posticipo del dividendo si occuperà la riunione del consiglio di amministrazione di oggi. Unicredit (-7%) ha comunicato di aver messo in stand by il piano di remunerazione dei soci.
In ribasso anche Mediobanca (-3,62%), Banco Bpm (-3,58%) e Ubi (-2,92%). Poco mosse Mps (-0,27%) e Bper (-0,04%).
Ribassi più contenuti per il risparmio gestito: Banca Generali (-0,4%) e Banca Mediolanum (-4,9%) hanno rinviato la distribuzione della cedola sui conti 2019.
Anche a Milano hanno brillato i titoli pharma. Allunga Diasorin (+8%), uno dei pochi titoli che registrano un guadagno per il 2020. Corre anche Recordati (+7,65%).
LA JUVENTUS FA GOL, STM PURE
In grande spolvero il titolo Juventus (+5,07%) dopo l’accordo con i giocatori e con l’allenatore Maurizio Sarri sulla riduzione dei compensi, un’intesa che farà risparmiare 90 milioni di euro alla società. Avanzano in scia Roma (+3,8%) e Lazio (+3,8%).
A sostenere il mercato contribuiscono Stm (+5%), rilanciata dal Nasdaq, e le utilities, che approfittano del costo del denaro in picchiata: Enel +3,7%, preceduta da Italgas (+6,3%), A2A (+5,95%), Snam (+5,3%) ed Hera (+4,79%).
SBANDA BREMBO, NUOVO TONFO DI ATLANTIA
Giornata no per l’automotive: perde colpi Fiat Chrysler (-2,6%); brusca frenata per Brembo (-7,64%). Cnh Industrial (-2,80%) fallisce il tentativo di rimbalzo della mattinata.
Tra le peggiori del listino ancora una volta Atlantia (-7,5%).
FERRAGAMO IN ROSSO, TOD’S NON PAGA LA CEDOLA
Sotto la lente degli analisti il settore del lusso. Pesanti perdite per Ferragamo (-2,71%), su cui Jefferies ha ridotto la raccomandazione da hold a underperform, con un prezzo obiettivo da 12,5 a 11 euro. Rating neutrale invece per Goldman Sachs, che ha ridotto il prezzo obiettivo da 16,8 a 13,5 euro.
In discesa Brunello Cucinelli (-2,77% a 26 euro), su cui Jefferies ha tagliato la raccomandazione da buy a hold, con prezzo obiettivo che scende da 32 a 30 euro.
Tod’s ha deciso di non distribuire nessun dividendo. Presidente e vicepresidente, Diego e Andrea Della Valle, hanno deciso di rinunciare ai loro compensi per l’esercizio 2020.
GIGLIO GROUP (+9,6%) BALLA IN MASCHERINA
Da segnalare Giglio Group (+9,63%). Banca Imi ha confermato il Buy sulla società di e-commerce, con target price pari a 3,3 euro e con un potenziale di rialzo del 50%. Lo studio esprime una valutazione positiva sul modello di business della società, che in poco tempo è stata in grado di convertire alcune piattaforme al reperimento e alla vendita delle mascherine, utili per contrastare l’epidemia da Covid-19 grazie al forte radicamento in Cina.