Dopo Bnp Paribas e soprattutto Unicredit, il cui interesse però era stato seccamente smentito dall’amministratore delegato Jean Pierre Mustier, tocca ora a un’altra banca francese, Credit Agricole, farsi avanti per la tedesca Commerzbank. A ipotizzarlo è lo stesso Ad dell’istituto, Philippe Brassac, in un’intervista rilasciata domenica a Handelsblatt.
“Il piano di strategico – ha detto Brassac – prevede una crescita organica solo a partire dal 2019, ma questo non significa che non esamineremo, anche prima, delle opzioni interessanti”. La banca francese, già molto attiva in Italia con l’acquisizione tempo fa di Cariparma e di recente di altre tre Casse di risparmio (Cesena, Rimini e San Miniato, per un valore di 130 milioni di euro e un’operazione da chiudere entro fine anno), potrebbe dunque entrare anche nel mercato tedesco, rilevando la seconda banca tedesca per dimensioni, controllata al 15% dallo Stato e che versa in condizioni difficili, dopo che nel secondo trimestre ha registrato una perdita di 637 milioni, a fronte di un utile di 215 milioni un anno prima. Anche se nel primo semestre ha guadagnato 385mila clienti.
L’intervista è stata rilasciata domenica, e lunedì all’apertura dei mercati ha provocato la reazione dubbiosa degli investitori di Credit Agricole, che infatti alla Borsa di Parigi perde quasi l’1%, mentre a Francoforte Commerzbank sale dello 0,65%. A Piazza Affari Unicredit a metà mattinata viaggia in territorio leggermente negativo, in una giornata in generale difficile per le banche, nonostante l’esito positivo degli stess test della Bce.