Brutte notizie per i correntisti italiani. Tre delle cinque principali banche italiane hanno deciso di aumentare il costo dei conti correnti, facendo pagare ai clienti importi più alti allo scopo di rientrare delle spese sostenute per finanziare il “Fondo Nazionale di Risoluzione” creato allo scopo di “salvare” Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Carife, vale a i dire i quattro istituti posti in risoluzione dal Governo nel novembre del 2015.
Il prossimo 31 dicembre i correntisti di Banco Popolare troveranno nell’ultimo estratto conto dell’anno un contributo una tantum pari a 25 euro. Il motivo lo ha spiegato la stessa banca veronese in una mail inviata a dipendenti e clienti e pubblicata dal quotidiano Linkiesta: «La manovra si giustifica come parziale recupero dei contributi versati dal Banco Popolare al neo costituito “Fondo Nazionale di Risoluzione”. Sotto la voce “Spese fisse di liquidazione” i correntisti potranno trovare l’importo sopra citato.
Tra gli istituti di credito che hanno stabilito dei rincari c’è anche Unicredit che, nell’ambito dell’estratto conto di MyGenius relativo ai tre mesi terminati il 31 marzo 2016 ha fatto sapere che a causa di “alcuni interventi legislativi e/o regolamentari nonché impegni imposti da Autorità” la banca ha dovuto affrontare maggiori costi a fronte di minori ricavi. Tra i motivi alla base dell’aumento, secondo quanto riportato dall’istituto milanese, figurano: l’entrata in vigore del Fact, l’aumento dell’Iva, il finanziamento del fondo di risoluzione delle crisi bancarie.
Dunque, a partire dal 1°luglio il canone mensile di MyGenius Silver, Gold e Platinum aumenterà di due euro. Il costo da pagare sarà dunque il seguente:
– MyGenius Silver: 5 euro al mese;
– MyGenius Gold: 7 euro al mese;
– MyGenius Platinum: 12 euro al mese.
L’aumento però verrà accompagnato da qualche novità. Con il conto Silver, Unicredit fornirà ai propri clienti anche il libretto di assegni, mentre per il conto Gold è prevista la carta di credito.
Il finanziamento del Fondo Nazionale di Risoluzione e del Fondo di garanzia per i depositi inferiori a 100mila euro sono anche le motivazioni che hanno portato UbiBanca a stabilire un rincaro sui conti correnti pari a 12 euro l’anno.
Gli aumenti sopra riportati colpiranno circa 12,4 milioni di famiglie e di imprese, in termini percentuali si tratta di circa il 20% della popolazione italiana.