Sono sempre più numerose le donne alla guida delle banche centrali internazionali, segno che sebbene la strada sia ancora lunga e impervia, il soffitto di cristallo comincia pian piano ad infrangersi. Con la nomina di Michele Bullock alla guida della Reserve Bank of Australia (Rba), ad oggi 24 banche centrali su 186 sono guidate da donne. Ad esse bisogna poi aggiungere anche la bulgara Kristalina Georgieva che dal 2019 è alla guida del Fondo Monetario Internazionale, una delle istituzioni economiche più influenti al mondo.
La nomina di Michele Bullock alla guida della Reserve Bank of Australia
Michele Bullock sarà la nuova governatrice della banca centrale australiana. Prenderà il posto di Philp Lowe, il cui mandato scade a breve. Il tesoriere australiano Jim Chalmers e il primo ministro Anthony Albanese hanno infatti deciso di non riconfermare Lowe per altri 7 anni sulla scia delle dilaganti proteste che in Australia stanno esplodendo a causa del forte aumento dei tassi d’interesse.
Bullock, che lavora per la Reserve Bank of Australia come analista da quasi quarant’anni. sarà la prima donna a guidare la Banca centrale australiana dalla sua fondazione, avvenuta nel 1960. Il suo mandato comincerà il 18 settembre.
Banche centrali: le 24 donne al comando
La più famosa è senza dubbio lei, Christine Lagarde, che dal novembre del 2019 guida la banca centrale europea in un periodo molto difficile per l’Eurozona, caratterizzato da pandemie, guerre, crisi energetiche e inflazione elevata. Costretta prima ad utilizzare il bazooka e poi ad alzare i tassi d’interesse a livelli che non si vedevano da anni.
A fare da apripista alle molte donne che oggi guidano le Central Bank è però stata Janet Yellen, numero uno della Federal Reserve dal 2014 al 2018 e oggi segretaria al Tesoro degli Stati Uniti. Tra le più celebri c’è poi El’vira Nabiullina, dal giugno 2013 presidente della Banca centrale della Federazione Russa.
Ha fatto molto rumore, il mese scorso, è la nomina Hafize Gaye Erkan, ex dirigente bancario negli Stati Uniti, alla presidenza della banca centrale turca. Un ruolo non semplice considerando che Erkan è la quinta presidente della Banca centrale turca in quattro anni. Un via vai causato anche dalle forti ingerenze del presidente Recep Erdogan che ha praticamente azzerato l’indipendenza della banca. Non a caso, in un periodo in cui tutti gli altri istituti centrali hanno alzato i tassi d’interesse per combattere l’inflazione, il suo predecessore è stato costretto a tagliarli, provocando prima il crollo della lira turca e poi l’impennata dell’inflazione, che lo scorso anno è salita sopra l’85%.
Numeri alla mano, ad oggi sono in totale 24 le donne che guidano le 186 banche centrali sparse per il mondo, la cifra più elevata da quando l’Official Monetary and Financial institutions Forum iniziò il conteggio.
Come detto, la strada da fare è ancora molto lunga: tra i 190 Paesi membri del Fondo Monetario Internazionale, solo 26 hanno donne alla guida dei ministeri dell’economia e delle finanzae e solo 17 hanno una donna alla guida della loro banca centrale. In termini percentuali, solo l’11,3% delle figure politiche ed economiche più importanti sono donne.