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Banche, Beltratti: nuovi stress test non servono

Dopo tre mesi dalle ultime valutazioni, il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo ritiene che “gli investitori abbiano abbastanza informazioni e possono applicare le proprie valutazioni” – Nicastro (Unicredit): “Nessun problema in Europa orientale”.

Banche, Beltratti: nuovi stress test non servono

”Non vedo la necessità di effettuare nuovi stress test dopo tre mesi dagli ultimi. Gli investitori possono già applicare i nuovi correttivi agli attivi delle banche europee, hanno già abbastanza informazioni e possono applicare le proprie valutazioni”. Questa l’opinione di Andrea Beltratti, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, che stamane è intervenuto ad un convegno presso l’università Bocconi di Milano.

In termini generali, Beltratti si è detto “favorevole agli stress test”, perché garantiscono un ”livello di trasparenza che non hanno le banche non europee”. Il manager, tuttavia, dubita che “una ricapitalizzazione aiuterebbe le banche in caso di default sovrano”.

Quanto all’altro gigante bancario del nostro Paese, Unicredit, dallo stesso convegno il direttore generale Roberto Nicastro ha assicurato che l’istituto “non ha problemi nelle attività in Europa centro-orientale”. I dubbi erano sorti dopo che l’austriaca Erste Bank, prima banca nell’Europa centro-orientale, ha annunciato pesanti perdite in seguito alle svalutazioni sul portafoglio in titoli sovrani e sulle partecipazioni in Ungheria e Romania. “Non siamo quelli a cui dovete venire a chiedere dell’Ungheria – ha detto Nicastro – siamo piccini in Ungheria”.

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