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Banche: arriva il fondo Atlante

Il nuovo fondo d’investimento alternativo (fia) sarà lanciato da Quaestio Sgr per sostenere la ricapitalizzazione delle banche italiane e favorire la cessione delle sofferenze del sistema.

Trovato l’accordo per la creazione di “Atlante”, il nuovo fondo che garantirà le ricapitalizzazioni delle banche italiane e l’acquisto di parte delle sofferenze. Questo l’esito dell’incontro andato in scena ieri al Tesoro. Il progetto prevede che a mettere i soldi nella sgr siano le stesse banche e gli operatori del mondo finanziario, in modo che lo Stato non venga coinvolto e non sia quindi necessario chiedere l’ok per evitare gli aiuti vietati dalla Ue. Quella che si profila non sarà un’operazione di sistema e questo dovrebbe rassicurare l’Europa ma si configura come un intervento di “volonterosi”.

Per lanciare Atlante si utilizzerà una Sgr già esistente: Quaestio, partecipata da Fondazione Cariplo. La dotazione iniziale dovrebbe essere di 2,5 miliardi per poi salire oltre quota 7 miliardi. La Cdp metterebbe risorse in misura minoritaria (circa 200-300 milioni) per non incorrere nella fattispecie degli aiuti di Stato. Dalle fondazioni bancarie potrebbero arrivare altri 500 milioni e il resto sarà sostenuto dai big della finanza privata.

Atlante sarà perciò Fondo d’investimento alternativo (fia) che Quaestio Sgr lancerà per sostenere la ricapitalizzazione delle banche italiane e favorire la cessione delle sofferenze del sistema. Lo comunica una nota della società di gestione presieduta da Alessandro Penati. “A seguito di incontri con un vasto numero di investitori istituzionali, banche, assicurazioni, fondazioni bancarie e Cdp – si legge nella nota – Quaestio ha raggiunto un importante numero di adesioni per lanciare il Fondo Atlante”.

Il primo obiettivo è “assicurare il successo degli aumenti di capitale richiesti dall’Autorità di Vigilanza a banche che oggi si trovano a fronteggiare oggettive difficoltà di mercato, agendo da back stop facility”.

Il secondo obiettivo sono le sofferenze. Atlante “concentrerà i propri investimenti sulla tranche junior di veicoli di cartolarizzazione, potendo far leva su quelle a maggior seniority per le quali c’è un manifesto interesse da parte degli investitori”.

Il fondo Atlante, prosegue la nota, “punta eliminare l’elevato sconto al quale il mercato valuta le istituzioni finanziarie italiane per via: dello stock di sofferenze quadruplicato dal 2007 a causa della severità della recessione; dei tempi lunghi di recupero dei crediti, molto al di sopra della media europea; dei massicci aumenti di capitale richiesti dalle svalutazioni; dell’incertezza circa la capacità di alcuni istituti di completare con successo gli aumenti richiesti dall’Autorità di Vigilanza”.

Il governo apprezza l’iniziativa del Fondo Atlante e annuncia nuove misure per il recupero dei crediti. E’ quanto scritto in una lunga nota diffusa in serata in merito al lancio del fondo di investimento alternativo per il sistema bancario. Per Renzi, “questa operazione privata è utile. In Italia esiste un mercato attivo e responsabile che sta affrontando i problemi con risorse proprie, senza chiedere soldi pubblici”.

Secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, “il fondo è uno strumento che potrà contribuire a completare il processo di rafforzamento della solidità patrimoniale delle banche italiane e ad accrescere il mercato dei crediti in sofferenza”.

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