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Banche alla riscossa ma Borse deboli: crolla Astaldi

L’altolà del Parlamento europeo alle nuove regole della Bce sugli Npl dà respiro alle banche italiane e soprattutto alle Popolari: a metà seduta Bper guadagna il 10%, Banco Bpm il 5%, Ubi il 4,5% – Effetto Saccomanni su Unicredit: + 3,2% – Crolla invece Astaldi (-22%) dopo l’annuncio di un aumento di capitale di 200 milioni – Piazza Affari (+0,2%) si riavvicina a quota 22.900 pb.

Bruxelles dice no ai propositi della Vigilanza Ue sulle sofferenze, in Piazza Affari il comparto bancario tira un sospiro di sollievo. L’indice Ftse Mib +0,2% torna ad avvicinarsi a quota 22.900 punti. Frenano invece sia Parigi che Francoforte, entrambe sotto dello 0,2% circa. In rosso anche Madrid -0,1%. Deboli anche Londra -0,02% e Zurigo -0,16%. Tra i listini europei spicca il rovescio della danese Vestas -17% dopo aver abbassato le previsioni sui profitti. In forte ribasso anche Burberry che accusa una discesa superiore al 10%. 

Numerose le notizie macro: il Bollettino della Bce rileva che il l’occupazione è oggi di un punto sopra il picco pre-crisi toccato nel primo trimestre 2008. La disoccupazione di lungo termine, oltre i 12 mesi, sta continuando anch’essa a calare ma rimane ben al di sopra dei picchi pre-crisi. La Commissione europea ha rivisto decisamente al rialzo la crescita della zona euro per i prossimi due anni ed è più ottimista sull’Italia. Il pil di quest’anno relativo ai Paesi dell’unione economica e monetaria è previsto in aumento del 2,2% e del 2,1% per il prossimo anno, secondo le previsioni economiche d’autunno. L’Italia resta il fanalino di coda in materia di crescita con un tasso dell’1,5% (raddoppiato rispetto alle stime di maggio), pari a quello del Regno Unito. 

Il rapporto deficit/Pil è stato rivisto al ribasso a 2,1% da 2,2% mentre quello debito/Pil scende a 132,1% da 133,1%. Nel 2018 è visto a 130,8% da 132,5%. L’euro si indebolisce leggermente sul dollaro a 1,159 da 1,16. In modesta risalita, alla vigilia delle aste di metà mese e del prossimo Btp Italia, il rendimento del BTP a dieci anni a 1,75% da 1,69%, minimo dal novembre del 2016. Lo spread con il Bund si porta a 142 punti base da 136, minimo da 2 anni. Il differenziale contro i Bonos spagnoli si mantiene sotto i 30 punti base, si minimi degli ultimi 12 mesi. Il petrolio Brent è stabile a 63,50 dollari il barile. Bene Eni +0,4% e Tenaris +0,2%, scivola Saipem -1%. 
 
Tutte le banche italiane reagiscono dopo la presa di posizione sulle nuove regole per le sofferenze. Il numero uno della Supervisione bancaria della Bce, Daniele Nouy si è detta disponibile ad un rinvio. “Le osservazioni del Parlamento europeo – ha detto – sono benvenute nell’aiutare la Bce ad affrontare il problema dei crediti deteriorati delle banche europee”. Prende il volo Bper Banca +10%, Kepler ha promosso a Buy da Hold con target 4,65 euro. Suona la riscossa anche di Banco Bpm +5%. Ubi Banca +4,5% e in minor misura di Mps +1%. Sale anche Unicredit +3,2%, dopo la conferma dei risultati e l’ingresso di Saccomanni, al posto di Palenzona. Intesa +0,5%.  
Dopo un avvio scintillante (+6%) si spegne invece il recupero del Credito Valtellinese che torna sui livelli della vigilia (-30%), dopo l’annuncio di un aumento di capitale da 700 milioni di euro.  
 
Tra le società del risparmio gestito continua il calo di Azimut -2,7% e di Anima Holding -3,3%. Generali -0,4%, dopo i risultati. Debole dopo la trimestrale anche Enel –0,4%. Pesante discesa nel lusso di Ynap -9%, la società ha fornito indicazioni deludenti sui ricavi del terzo trimestre. La notizia favorisce il ribasso del settore: Tod’s -1%, Luxottica -0,3%, Ferragamo -2,5%, Moncler -2,3%.  
 
Al di fuori del listino principale pesante tonfo di Astaldi -22%: la società annuncia un aumento di capitale da 200 milioni. In forte calo Geox -10%: dalla trimestrale emergono ricavi deludenti, ma anche margini in miglioramento nei nove mesi. Salgono invece De’ Longhi +4% e Saras +3%. I contati con la Cina, alla vigilia del Single’s Day (la festa del commercio elettronico) avanzano del 2% Centrale del Latte alleata con Alibaba e Giglio Group attivo nei media nel paese asiatico.

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