Condividi

Banche, Abi: sulle sofferenze conta il dato netto

Nel suo report mensile l’Abi riporta solo il dato sulle sofferenze al netto delle svalutazioni già operate nei bilanci – Il dato al lordo è considerato “fuorviante” ed errato – Così in dicembre le sofferenze si ridimensionano a 88,9 miliardi (+5,3%) anziché 200

Banche, Abi: sulle sofferenze conta il dato netto

L’Associazione bancaria italiana si scaglia contro la diffusione del dato sulle sofferenze bancarie lorde, un’indicazione considerata “fuorviante” sia per i cittadini che per il mercato. Un’opinione confermata dalle perdite a doppia cifra che i titoli bancari italiani hanno affrontato tra gennaio e febbraio, prima del rimbalzo degli ultimi giorni.

L’Abi decide dunque di ribellarsi e nel suo report mensile indica per la prima volta solo il dato relativo alle sofferenze al netto delle svalutazioni già operate nei bilanci. Il risultato è il seguente: nel mese di dicembre il rialzo è stato del 5,3% per una cifra pari a 88,9 miliardi di euro, ben inferiore ai 200,9 miliardi di sofferenze lorde. Una decisione che, il vice dg Gianfranco Torriero ha definitivo “non solo comunicativa”, ma che si configura come una vera e propria presa di posizione rispetto alle interpretazioni “fuorvianti” diffuse sulla stampa di cui anche la Banca Centrale Europea deve terne conto.

Non è la prima volta che i banchieri si scagliano contro i dati generalmente diffusi, parlando di errore nel considerare le svalutazioni senza gli accantonamenti eseguiti e le garanzie in possesso. Dello stesso parere anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ha ripetuto in più occasione la differenza tra sofferenze nette e lorde al fine di tranquillizzare i mercati e porre fine al panic selling contro i titoli bancari italiani.

Commenta