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Banche a picco, Piazza Affari è la peggior Borsa in Europa

Crollo verticale per Banca Carige (-15%) e per Mps che lascia sul campo oltre il 20% – Penalizzati tutti i titoli bancari, anche quelli che hanno superato l’esame Bce – Indice Ifo peggiore delle attese per la Germania – I mercati guardano agli Stati Uniti: nel pomeriggio il Pmi servizi e abitazioni

Banche a picco, Piazza Affari è la peggior Borsa in Europa

Risveglio turbolento sui listini all’indomani dei risultati dell’esame della Bce. Le vendite colpiscono tutto il comparto bancario, anche gli istituti che sono stati promossi dai test dell’Eurotower che dopo un avvio in rialzo hanno imboccato la strada dei ribassi con raffiche di sospensioni. Secondo gli operatori, gli acquisti iniziali erano soprattutto contromisure dopo l’hedging decisi nel fine settimana per parare possibili sorprese negative dagli stress test. Finite le ricoperture sono mancati gli acquisti di sostegno.

 E’ crollo verticale con sospensioni per Banca Carige -15% e Mps -20%. Neanche il divieto di vendite alla scoperto deciso dalla Consob per oggi e domani è riuscito ad arrestare la caduta del titolo senese che paga l’incertezza per il futuro. I vertici hanno già dato mandato a Ubs e Citigroup di studiare tutte le opzioni strategiche a disposizione, anche una possibile fusione. A Siena i malumori sono stati molti per come sono stati condotti gli stress test dell’Eba. I malumori sono arrivati anche da Bankitalia che ha voluto mettere i puntini sulle i sulla solidità del sistema bancario e sul positivo esito (meglio delle attese) della asset quality review (che ha testato il grado di salute attuale delle banche, ossia come queste valutano oggi gli asset a bilancio).

Alla base  di questi malumori risultati che hanno messo al centro (in negativo) della cronaca di ieri e di oggi le banche italiane mentre hanno salvato gli altri Paesi che sono sembrati più virtuosi. Sullo sfondo però ci sono stress test costruiti su scenari estremamente penalizzanti per il Paese, banche estere che hanno ricevuto fiumi di capitali pubblici per rafforzare i ratio patrimoniali e dubbi sulla reale profondità dell’indagine della Bce, con le casse tedesche rimaste fuori dall’analisi e i derivati diffusi nel sistema bancario di Berlino ancora sotto il tappeto.

A questo si aggiunge lo scenario economico. Oggi l’indice Ifo è risultato nuovamente inferiore alle attese scendendo  a ottobre a 103,2 da 104,7, (l’attesa era per 104,5) e segnando il sesto calo consecutivo. E un battito d’ali nella core Germania si trasforma in una tempesta alla periferie dell’Impero, in Italia. Il Ftse Mib cede il 2,29%, peggiore listino europeo. Madrid -1,1%. Cali frazionali per Parigi -0,42%, Francoforte -0,47% e Londra riassorbe le perdite e si muove in leggero rosso a -0,07%.

In fondo al Ftse Mib: Mps – 20%, Bpm 5,7%, Ubi -4,6%, penalizzata da possibili scenari che la vedono polo aggregante. Intesa e Unicredit cedono oltre il 2%. Oltre alle banche le vendite colpiscono Mediaset -4,37%, Wdf -3,5%.

Lo spread Btp-bund sale a 164 punti e il differenziale tra Italia e Spagna si allarga di 36 punti base, un livello che non si vedeva dal febbraio 2012. In controtendenza tra i migliori del Ftse Mib A2A +1,92%, Atlantia +0,56%, Prysmian +0,45%.

Oggi il Tesoro ha pubblicato la lettera di risposta a Bruxelles sulla legge di Stabilità indicando all’Unione Europea le misure aggiuntive con le quali l’Italia conta di correggere il deficit strutturale di circa 0,3 punti percentuali del Pil nel corso del 2015.
Ora il mercato guarda ai dati Usa previsti nel pomeriggio, l’indice Pmi del settore servizi e le vendite di abitazioni in corso.

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