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Bancarotta Sopaf, in manette i fratelli Magnoni

Scattano le manette nell’inchiesta sulla bancarotta della Holding Sopaf. Le Fiamme Gialle di Milano hanno arrestato sette persone, tra cui i fratelli Ruggero, Aldo e Giorgio Magnoni, e il figlio di quest’ultimo, Luca, nel corso delle indagini sulla società di investimenti ammessa alla procedura di concordato preventivo e sospesa in borsa e altre perquisizioni si stanno svolgendo in questi minuti.

Le accuse che pendono sul capo degli indagati è quella di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, truffa, appropriazione indebita e frode fiscale. La Guardia di Finanza avrebbe accertato una distrazione di oltre 100 milioni di euro dal patrimonio di Sopaf.

Arresti illustri, dunque: i fratelli Magnoni sono personaggi noti nel mondo della finanza e protagonisti nel ’99 della scalata ostile a Telecom Italia. Giorgio Magnoni e il figlio Luca, inoltre, sono rispettivamente amministratore delegato e consigliere di Sopaf. A finire in manette sono stati anche Andrea Toschi e Alberto Ciamperoni. 

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Categories: Finanza e Mercati