I lavoratori del settore bancario hanno proclamato lo sciopero generale per il prossimo venerdì 30 gennaio, a “sostegno del diritto al rinnovo del contratto nazionale di lavoro e contro la decisione unilaterale di Abi di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti”. Questo è quanto hanno deciso e comunicato i sindacati di categoria, che a poco più di un anno dalla mobilitazione del 31 ottobre del 2013 tornano sul piede di guerra e annunciano quattro grandi manifestazioni nazionali. Tre nelle grandi città: Roma, Milano e Palermo e una quarta a Ravenna, città del presidente dell’Abi Antonio Patuelli.
La rottura delle trattative con l’Abi si era già consumata a fine novembre. Alessandro Profumo, presidente del comitato affari sindacali e del lavoro dell’Abi, si era detto disponibile a discutere di salvaguardia del potere d’acquisto, ma ricordando i profondi cambiamenti di scenario del settore tali da non permettere andamenti non controllati del costo del lavoro, aveva detto no all’aut aut sindacale. Di qui alla rottura e allo ssciopero, il secondo in pochi mesi dopo 12 anni di “pax” sindacale.