E’ stato il Presidente di Unipol Carlo Cimbri a mettere la pulce nell’orecchio: una banca straniera sta studiando una potenziale offerta per la Popolare di Sondrio, per rivaleggiare con quella presentata dall’italiana Bper Banca.
Intervenendo alla presentazione del piano pluriennale di Unipol, Cimbri ha accennato alla banca olandese ING come possibile pretendente, dicendo che la banca interessata a Pop Sondrio aveva il colore della cravatta di un giornalista, ossia arancione. L’assicuratore Unipol è il principale azionista sia di Bper (24,6%) che di Pop Sondrio (19,7%) e ha sostenuto l’offerta di scambio da 4,3 miliardi di Bper per Pop Sondrio lo scorso febbraio. Cimbri ha detto che Unipol potrebbe essere aperta a considerare offerte rivali per Pop Sondrio.
Alla domanda sulle voci non confermate di un interesse straniero per la banca, Cimbri ha detto: “Sembra che un gruppo straniero abbia assunto avvocati e consulenti per studiare un potenziale accordo per la Popolare di Sondrio: è assolutamente legittimo. Siamo un investitore e se qualcun altro fa un’offerta spettacolare, non è che abbiamo promesso amore eterno, non prendiamo posizione”. “Non abbiamo eterni amici o eterni nemici, solo i nostri interessi sono eterni: … siamo aperti a qualsiasi proposta. Poi come italiano preferirei un consolidamento del sistema finanziario italiano piuttosto che una scorribanda di stranieri”, ha aggiunto.
Cimbri ancora indeciso per Sondrio e Mps
L’ops di Bper su Sondrio dovrebbe partire entro l’estate ed è “un’operazione naturale perché si tratta di due ex istituti popolari che hanno avuto e hanno ancora tante società in comune, in un mondo che va verso il consolidamento delle banche”, ha aggiunto il presidente di Unipol. Cimbri ha anche fatto sapere di non avere ancora deciso se presentare o meno una lista per il rinnovo di un terzo del consiglio di amministrazione di Popolare di Sondrio. Uno scenario che potrebbe complicarsi se l’offerta di Ing divenisse concreta. Per il momento la banca olandese ha risposto alle voci con un no comment.
Cimbri ha anche aggiunto di non avere ancora deciso se consegnare le azioni di Mediobanca all’ops annunciata da Mps. “Abbiamo una quota che è sempre oscillata tra il 2-3%. Su cosa fare rispetto all’offerta che è in corso lo valuteremo come tutti gli investitori finanziari quando l’ops sarà sul mercato. Decideremo alla fine come fanno tutti quanti che consegnano le azioni o meno negli ultimi giorni dell’offerta”, ha aggiunto Cimbri. “Valuteremo il piano e le prospettive dell’acquirente in ottica finanziaria, ha concluso.