Nonostante il Covid la Banca Passadore, storico istituto genovese ma ormai presente in 8 Regioni e 18 città, ha chiuso il 2020 con un bilancio positivo. In particolare registra il record di sempre l’utile netto, che ammonta a 28,7 milioni di euro, in ulteriore crescita rispetto a quello già in forte ascesa del 2019 (+6,1% rispetto al 2019 e +60% rispetto al 2018), con un indice RoE del 12,7% che la colloca ai vertici del sistema bancario italiano in termini di profittabilità. Il dividendo ipotizzato sarebbe pari a 35 centesimi per azione, invariato rispetto allo scorso anno, ma per ora non è distribuibile stanti le raccomandazioni della Banca d’Italia per la crisi pandemica.
Bene anche i depositi della clientela, che si attestano a 3 miliardi e 262 milioni di euro, con un aumento del 6,2%. Il credito complessivamente erogato a famiglie e imprese cresce a 1 miliardo e 922 milioni di euro, con un aumento del 7,7% rispetto all’anno precedente, a conferma “del forte impegno profuso dalla Banca nel sostenere finanziariamente le famiglie e le imprese nell’attuale crisi pandemica”. Il rapporto crediti deteriorati netti sul totale degli impieghi si riduce ulteriormente all’1,54% con una copertura del 54,7%, in aumento di 5 punti percentuali, in totale assenza di operazioni di cessione di NPL.
La banca ligure ha erogato nel 2020 più di 100 milioni di finanziamenti agevolati a tale fine. I titoli in deposito della clientela salgono a 5 miliardi e 29 milioni di euro, con un incremento pari al 5,2%: “Significativa in particolare la crescita del risparmio gestito e dell’attività di private banking”, spiega una nota. Negli ultimi 10 anni Banca Passadore ha più che raddoppiato sia la raccolta che il totale dell’attivo, ed ha triplicato l’utile netto. La dotazione patrimoniale nell’ultimo decennio è quasi raddoppiata, registrando oggi un CET 1 ratio pari al 14%. Per meglio bilanciare tale importante crescita dei mezzi propri, verrà proposto alla prossima assemblea dei soci un ulteriore aumento di capitale a titolo gratuito portando il capitale sociale a 150 milioni dagli attuali 100, per mezzi propri complessivi pari a oltre 250 milioni.